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Fare Survey con Internet

In questa sezione non verranno ripetute le informazioni generali sul metodo della survey già fornite nel paragrafo 4.1., ma piuttosto si cercherà di delineare quali siano le linee guida principali che caratterizzano l’uso della survey per ricerche su internet e i cui dati vengono raccolti tramite internet. Anche in questo caso la trattazione sarà breve e di carattere solamente introduttivo, dato che, come e forse in misura maggiore che per l’analisi retorica, la survey è un metodo che esula completamente dall’approccio utilizzato in questa ricerca, ma che viene comunque trattato per completezza.

Per fornire queste linee generali mi baserò sul teso di Witmer, Colman e Katzman (1999) a cui rimando per una discussione più completa ed esaustiva.

Il metodo dell’inchiesta campionaria (survey) si basa sull’uso di un questionario, il quale, se proposto e compilato online, deve adeguarsi a tale contesto, strutturandosi graficamente ed organizzando il proprio contenuto per essere visualizzato sullo schermo e per richiedere al rispondente il minimo sforzo possibile per leggerlo e compilarlo. Il questionario online, infatti, è quasi sempre un questionario auto-compilato.

Un altro problema da risolvere è la bassissima partecipazione che i questionari somministrati via e-mail sembrano presentare. Se per una survey tradizionale si considera come percentuale minima accettabile per fare la ricerca il 50% di questionari  compilati e riconsegnati sulla totalità di quelli distribuiti, per una survey online questa percentuale scende al 10%.

Per quanto riguarda la scelta del tipo di campionamento, essa, come per le survey tradizionali, dipende dall’argomento della ricerca e dalle possibilità offerte dal contesto. Internet offre di per sé migliaia di mailing-list da cui i ricercatori possono trarre gli indirizzi di posta elettronica a cui spedire il questionario, ma in questo caso bisogna stare attenti che i criteri che regolano tali liste non costituiscano un bias per il campionamento. Per le ricerche online che lo permettono, si usa un campionamento “snowball”, a partire da liste di indirizzi e-mail disponibili, in modo da ottenerne di nuovi.

Una volta ottenuti i questionari compilati, i dati, essendo già in formato digitale, sono più facilmente codificabili nella tipica matrice “Casi x Variabili”. Successivamente essi vengono analizzati utilizzando gli stessi metodi matematici e di inferenza statistica che vengono usati nelle survey tradizionali.

Per trovare delle possibili soluzioni ai problemi che la survey online pone, Witmer, Colman e Katzman (1999) hanno ideato una survey in cui sottoponevano ai rispondenti questionari con caratteristiche grafiche e di organizzazione del contenuto differenti, in modo da capire quali di esse fossero quelle più adatte alla dimensione online.

I risultati principali di tale ricerca sono stati che la lunghezza dei questionari non produce un cambiamento significativo delle percentuali di risposta, in altre parole questionari lunghi e questionari corti non presentavano grandi differenze nella disponibilità ad essere compilati. Probabilmente perché la decisione di rispondere o non rispondere viene presa guardando non tanto la lunghezza, ma piuttosto il paragrafo introduttivo del questionario, che può stimolare o meno l’interesse del rispondente.

Inoltre si è evidenziato come le survey online richiedano incentivi per la partecipazione, messaggi introduttivi separati dal questionario vero e proprio e protezioni contro le alterazioni del questionario stesso.

Tutto ciò dimostra come per l’inchiesta campionaria su internet siano necessari strumenti appositamente progettati, e come non sia auspicabile semplicemente adattare gli strumenti tradizionali. I ricercatori devono considerare il contesto online come una risorsa e non come un ostacolo da piegare. Essi devono cioè cercare di sfruttare le caratteristiche della dimensione online per rendere più attrattivo il questionario per i rispondenti e per non indurli a pigiare il bottone “Cancella”.


Tesi di Laurea:
"Apprendimento e pratiche in una comunita’ virtuale di auto-mutuo aiuto. Ruolo della tecnologia nel sistema sociale di apprendimento di una comunità AMA online."

di Francesca Menegon


- Università degli Studi di Trento -
- Facoltà di Sociologia -
- Corso di Laurea Specialistica in Lavoro, Organizzazione e Sistemi Informativi -