Febbraio 2002
Vol.III, no. 1, Febbraio 2002
Knowledge Management e Information Technology
Pubblicato per conto del CEPIS da Novática e Informatik/Informatique. Versione italiana a cura di Tecnoteca in collaborazione con l' ALSI, con i dovuti permessi degli editori di Upgrade
Guest Editor: Christopher Lueg e Xavier Alamán
Numero completo: PDF in Inglese: 67 pagine; 648 KB
Singoli articoli
Copertina PDF in Inglese: 215 KB di Antonio Crespo Foix, © ATI 2001
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Useful References on Knowledge Management [PDF in inglese: 2 pagine, 524 KB]
Xavier Alamán, Guest Editor
Riassunto italiano: Riferimenti utili sul Knowledge Management. Una lista completa di libri, conferenze, riviste, strumenti e portali sul Knowledge Management.
Introduction.- Knowledge Management and Information Technology: Relationship and Perspectives [PDF in inglese: 5 pagine, 535 KB]
Christopher Lueg, Guest Editor
Riassunto italiano: Introduzione. - il Knowledge Management e l'Information Technology: Rapporti e prospettive. In questo periodo, il knowledge management sta ricevendo attenzione in tutto il mondo. Questo aspetto della globalizzazione si riflette in questo numero di Upgrade, i cui contributi sono stati raccolti da due guest editor situati agli antipodi: Xavier Alamán in Spagna ed io, Christopher Lueg, in Australia. Connessi solo attraverso l'e-mail, abbiamo lavorato per fornirvi una buona panoramica sul settore e per scavare un po' più in profondità in alcune aree selezionate. Curare un numero speciale di una rivista è sempre una scommessa, ma per un numero di ragioni curare un numero sul knowledge management è una scommessa ancora più arrischiata. Per prima cosa, essendo il knowledge management un argomento estremamente attuale, è sotto le luci della ribalta scientifica e pubblica. Come conseguenza, un'abbondanza di articoli e libri è stata pubblicata negli ultimi anni, coprendo ogni aspetto immaginabile (e a volte anche inimmaginabile) di ciò che gli autori considerano essere il knowledge management. Un impatto di questo sviluttpo è che spesso definizioni ristrette dei termini knowledge e knowledge management si fa strada nelle menti degli interessati in questi argomenti complessi. Uno degli obiettivi di questo numero speciale è quindi quello di fornire una panoramica degli argomenti più interessanti senza cercare di coprire ogni singola nicchia della ricerca sul knowledge management. Uno dei meriti della popolarità del knowledge management è la disponibilità di ottime ed accessibili introduzioni al settore, come Davenport e Prusak (1998) "Working knowledge: how organizations manage what they know" [Davenport/Prusak 98]. Detto questo, vogliamo far notare che questo numero speciale non vuole essere un Knowledge Management 101; invece, proviamo a suscitare l'interesse sull'argomento puntando su alcuni importanti sviluppi del settore.
Knowing is a Human Act [PDF in inglese:3 pagine, 529 KB]
Richard McDermott
Riassunto italiano: Conoscere è un atto umano. Nell'ultima decade, molte ditte hanno iniziato ad utilizzare l'information technology per uniformare la conoscenza del loro staff professionale, sperando di porre le persone delle diverse divisioni e sedi nella condizione di condividere idee. Ma molto presto hanno scoperto che per raggiungere questo obiettivo è necessario anche costruire una comunità.; Questo perché la gente ha spesso bisogno di condividere una conoscenza che richiede una relazione umana su cui pensare, capire, condividere. Ironicamente quindi, mentre l'information technology ha ispirato la "rivoluzione della conoscenza", ci vogliono le comunità umane per poterla realizzare.
The Paradox of "KnowledgeManagement" [PDF in inglese: 4 pagine, 533 KB]
Jacky Swan e Harry Scarbough
Riassunto italiano: Il paradosso del "Knowledge Management". Il Knowledge Management è emerso come un nuovo approccio critico ai problemi associati a nuove forme di organizzazione e distribuzione della conoscenza. Questo contributo riassume un'analisi di ciò che viene scritto nel nome del Knowledge Management. Il paradosso che ne deriva è che il Knowledge Management stesso soffre degli stessi problemi che tenta di risolvere, ovvero i problemi che nascono dalla distribuzione e dalla mancata integrazione della conoscenza attraverso, in questo caso, i confini fra le discipline.
State-of-Practice of Knowledge Management Systems: Results of an Empirical Study [PDF in inglese: 9 pagine, 569 KB]
Ronald Maier
Riassunto italiano: Lo stato della pratica dei sistemi di Knowledge Management: Risultati di uno studio empirico. Con l'avvento delle moderne tecnologie dell'informazione e della comunicazione, la discussione sull'apprendimento organizzato e la gestione della conoscenza ha trovato la sua controparte tecnologica: i knowledge management systems (KMS). I KMS sono visti come tecnologie abilitanti ad una effettiva ed efficiente gestione della conoscenza. Ci sono un buon numero di storie di successo nell'area pubblicate in letteratura. Tuttavia, l'informazione aggiornata circa lo stato della pratica dei KMS e delle opportunità e degli ostacoli alla loro proficua applicazione è ancora scarsa. Questo articolo presenta alcuni risultati di un approfondito studio empirico realizzato nei paesi di lingua tedesca.
Enabling Distributed Knowledge Management: Managerial and Technological Implications [PDF in inglese: 7 pagine, 591 KB]
Matteo Bonifacio, Paolo Bouquet e Paolo Traverso
Riassunto italiano: Abilitare il Knowledge Management distribuito: implicazioni gestionali e tecnologiche . In questo articolo mostriamo che le tipiche architetture degli attuali sistemi di KM riflettono un'epistemologia oggettivistica ed un paradigma di controllo gestionale tradizionale. Suggeriamo che tale epistemologia oggettivistica è inconsistente con molte delle teorie sulla natura della conoscenza, nelle quali soggettività e socialità sono considerate caratteristiche essenziali per la creazione e condivisione della conoscenza. Dimostriamo che l'adozione di questa nuova visione epistemologica ha notevoli conseguenze a livello architetturale, gestionale e tecnologico.
Knowledge-Assisted Reverse Engineering of Virtual Work Processes [PDF in inglese: 5 pagine, 583 KB]
Robert P. Biuk-Aghai, Simeon J. Simoff e Ingrid Slembek
Riassunto italiano: Reverse Engineering assistito dalla conoscenza di processi lavorativi virtuali. Progettare spazi di lavoro virtuali è essenzialmente un'attività ad hoc, ed è difficile e costoso ottenere conoscenza circa i processi lavorativi collaborativi alla base di questa progettazione. Tuttavia, le configurazione degli spazi di lavoro emergono naturalmente nel corso del lavoro di progetto. Questo articolo presenta un approccio di progettazione per gli spazi di lavoro, che unisce tecniche di data mining per raffinare modelli di livello inferiore ad un ciclo di reverse engineering per creare modelli di livello superiore.
Data Mining of Collaborative Virtual Workspaces: The "Space-Data-Memory" Framework [PDF in inglese: 4 pagine, 685 KB]
Simeon J. Simoff e Robert P. Biuk-Aghai
Riassunto italiano: Il Data Mining di spazi di lavoro virtuale collaborativo: Il framework "Spazio-Dati-Memoria" . Gli spazi di lavoro virtuale collaborativo stanno sempre più diventando parte della pratica professionale. Oltre a fornire un supporto alla collaborazione, hanno il potenziale per raccogliere grandi quantità di dati circa le azioni ed il contenuto delle attività di progetto collaborativo. La ricerca presentata vuole raccogliere ed utilizzare effettivamente questi dati, estrarne i profondi significati, e riutilizzare la conoscenza scoperta nello sviluppo di nuovi spazi di lavoro.
Communication-oriented Computer Support for Knowledge Management [PDF in inglese: 5 pagine, 539 KB]
Volkmar Pipek e Markus Won
Riassunto italiano: Supporto computerizzato orientato alla comunicazione per il Knowledge Management. In questo contributo discutiamo i possibili approcci all'esplorazione di nuove direzioni al supporto al knowledge management con il computer. Consideriamo i computer in rete nel loro ruolo di mezzi di comunicazione, e guardiamo a tre prospettive del supporto della comunicazione al knowledge management: comunicazione sugli artefatti dell'informazione, (persistenti) comunicazioni come artefatti dell'informazione, e comunicazione sulle infrastrutture per gli artefatti dell'informazione. Descriviamo alcune idee di base, oltre che fornire alcuni esempi delle possibili funzionalità tratte dalla letteratura.
Some Critical Remarks in Favour of IT-Based Knowledge Management [PDF in inglese: 6 pagine, 544 KB]
Reinhard Riedl
Riassunto italiano: Alcuni commenti critici in favore del Knowledge Management basato sulla Tecnologia dell'Informazione. Discutiamo lo stato dell'arte dell'attuale knowledge management con riferimento ai processi, agli strumenti, alle persone, ed il ruolo e potenziale impatto della Tecnologia dell'Informazione. In particolare, sottolineiamo l'importanza dell'intelletto e della cultura.
Knowledge Management in a Law Firm [PDF in inglese: 5 pagine, 600 KB]
Cristina Rodríguez Morcón, Javier Díez-Hochleitner, José Pérez García, Juan Alberto Sigüenza Pizarro
Questo articolo è disponibile in italiano, con traduzione a cura di Giuseppe Prencipe, traduttore freelance per Tecnoteca.
Riassunto italiano: Il Knowledge Management in uno studio legale. Uno strumento di knowledge management legale è stato sviluppato per lo studio legale spagnolo di Uría e Menéndez. Il prodotto finale è il risultato dello sforzo combinato di una serie di gruppi interni coinvolti nello sviluppo: utenti finali (avvocati praticanti), l'area del knowledge management (avvocati di ricerca), area sistemistica (progetti, reti, e unità sistemistiche) più una ditta esterna (Jazztel) che ha sviluppato il prodotto IT finale. Questo progetto è parte di un piano strategico per l'innovazione tecnologica, uno degli aspetti di maggiore importanza del quale è lo sviluppo del portale di Uría e Menéndez.
SINTAGMA: From Information to Knowledge [PDF in inglese: 4 pagine, 676 KB]
Joaquín Bastos Amigo
Questo articolo è disponibile in italiano, con traduzione a cura di Giuseppe Prencipe, traduttore freelance per Tecnoteca.
Riassunto italiano: SINTAGMA: dall'informazione alla conoscenza. Sintagma è una piattaforma integrale di gestione dell'informazione. E' in grado di completare il 100% del ciclo dell'informazione in una soluzione software, sebbene abbia interfacce per utilizzare o per essere utilizzato con o da ogni altro sistema esterno. Ha ambienti di sviluppo, controllori generici interattivi, la generazione di pagine HTML dinamiche, progetto di strutture, il suo motore di dati, etc. Sintagma è basato su un principio diverso da quello della gran parte degli altri sistemi informatici di gestione dell'informazione. E' basato su nodi e relazioni, seguendo un modello che può essere considerato neurale o cognitivo.
IT Tools for Knowledge Management: A Study of the Current Situation [PDF in inglese: 6 pagine, 546 KB]
Ruth Cobos, José A. Esquivel e Xavier Alamán
Questo articolo è disponibile in italiano, con traduzione a cura di Luigi Caso, ALSI.
Riassunto italiano: Strumenti IT per il Knowledge Management: uno studio della situazione attuale. In questo documento descriviamo una classificazione per i sistemi di knowledge management basata su due caratteristiche tecniche che consideriamo fondamentali: il supporto che il sistema offre al lavoro collaborativo, e l'attenzione che il sistema dedica alla fornitura di una struttura per la conoscenza che gestisce. Utilizziamo questa classificazione per effettuare un'analisi di quelli che sono, nella nostra opinione, i più interessanti sistemi di knowledge management, sia in termini di sistemi già disponibili commercialmente, sia di quelli in corso di sviluppo in progetti di ricerca. In questa analisi abbiamo incluso quelli che chiamiamo Knowledge Management Integrated System, che soddisfano entrambe le caratteristiche sulle quali si basa la nostra classificazione, con lo scopo di stabilire una valutazione tecnica di prestazioni per questi sistemi.
Knowledge Management: A Trip Round Europe [PDF in inglese: 6 pagine, 779 KB]
Fabián García Pastor
Riassunto italiano: Knowledge Management: Un viaggio in Europa. Lo sviluppo del knowledge management ha una voce tutta sua in Europa. Il potenziale europeo a questo proposito (varietà culturale, esperienza nello sviluppo di standard, comunicazioni mobili, etc.) ha consentito la nascita di una massa notevole di giovani società con solide basi tecnologiche che sono presto diventate leader mondiali nei prodotti di knowledge management. In questo articolo esaminiamo le applicazioni di knowledge management in Europa, i loro produttori, ed alcuni dei principali progetti e linee di ricerca. Infine consideriamo alcuni possibili scenari per lo sviluppo della società e delle tecnologie nei prossimi anni, e come questo avrà impatto sul futuro sviluppo (o stagnazione) del knowledge management.
Efficient Management of Multilingual Electronic Conferences [PDF in inglese: 5 pagine, 1,394 KB]
(Knowledge Management in a Latin American Virtual Community) Daniel Pimienta, Catherine Dhaussy
Riassunto italiano: Un'efficiente gestione di conferenze elettroniche multilingue (il Knowledge Management in una comunità virtuale Latinoamericana). Dalla metà degli anni '90, lo spostamento di Internet verso il business e l'intrattenimento ha richiesto approcci innovativi alla gestione di comunità virtuali. Le conferenze sul web tanto di moda spesso falliscono negli aspetti prettamente comunicativi; l'informazione che forniscono, sebbene organizzata in maniera esteticamente piacevole, non può sostituire la comunicazione mediata dal computer. Gli strumenti di chat, d'altro canto, soffrono del problema opposto: la comunicazione sincrona è in genere povera nella gestione efficiente dell'informazione. Questo articolo vuole proporre un approccio alternativo, focalizzato più sulla metodologia che sul software, per generare comunicazioni e per disseminare informazioni. La metodologia punta a minimizzare il livello delle barriere (eccesso di informazione, tempo, lingua,...), incentivando invece la comunicazione e collaborazione. L'esperimento è stato condotto nel quadro della comunità virtuale Latinoamericana alle prese con l'impatto sociale di Internet. La metodologia proposta consente una migliore focalizzazione tematica, rispettando i piani, le lingue, le culture della gente. Questo studio presenta i primi risultati ed apre prospettive per future applicazioni.
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I GUEST EDITOR
Christopher Lueg è Senior Lecturer alla Facoltà di Information Technology della University of Technology di Sydney (Australia). Ha un diploma in Computer Science ottenuto all'Università di Dortmund (Germania) ed un dottorato dell'Università di Zurigo (Svizzera). I suoi interessi sono interdisciplinari fra le scienze informatiche, dell'informazione e cognitive. Oltre a questo numero speciale, è editor (assieme a Danyel Fisher, University of California ad Irvine, USA) del libro "From Usenet to CoWebs: Interacting with Social Information Spaces" che verrà pubblicato da Springer nel 2002, e (con Blaise Cronin, Indiana University, USA) di un numero speciale del Journal of the American Society for Information Science and Technology (JASIST) su "Soft Power: Informational Ambiguities and Asymmetries in the Network Age". <lueg@it.uts.edu.au
Xavier Alamán è Tenured Professor di Scienza Computazionale ed Intelligenza Artificiale alla Higher Technical School of Computer Science dell' Universidad Autónoma di Madrid. Ha ricevuto il suo dottorato dal Programma di Ingegneria Elettronica ed Informatica della stessa Università ha anche i seguenti titoli: MSc Computer Science (UCLA), Graduate in Computer Science (Universidad Politécnica de Madrid) e Graduate in Physics (Universidad Complutense de Madrid). Attualmente la sua ricerca si effettua nel campo del lavoro collaborativo e delle comunità virtuali, e delle loro applicazioni al knowledge management. Collabora regolarmente con la Commissione Europea su argomenti collegati a quelli elencati. <xavier.alaman@ii.uam.es
CURATORE DELL'EDIZIONE ITALIANA
Roberto Carniel è ricercatore presso l'Università degli Studi di Udine. Laureato in Scienze dell'Informazione presso l'Università di Udine, e Dottore di Ricerca in Matematica Computazionale presso l'Università di Padova, è membro fondatore dell'ALSI, l'Associazione nazionale Laureati in Scienze dell'informazione ed Informatica, di cui è il rappresentante nel CEPIS. Collabora con il portale Tecnoteca dalla sua creazione. Nella sua ricerca predilige l'utilizzo di strumenti Free Software.
GLI EDITOR INGLESI
Mike Andersson, Richard Butchart, David Cash, Arthur Cook, Tracey Darch, Laura Davies, Nick Dunn, Rodney Fennemore, Hilary M. Green, Roger Harris, Michael Hird, Jim Holder, Alasdair MacLeod, Pat Moody, Adam David Moss, Phil Parkin, Brian Robson.
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Copyright
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