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La Scelta Materiali

Ma non si dovrebbero fare due conti prima di scegliere il materiale di rete????
E della velocità di trasmissione, della capacita’ del canale, dell’occupazione di banda, ecc., non ne teniamo conto???
Non adesso. Adesso è necessario fare una scelta di compromesso circa i materiali di rete.
Deve essere prima di tutto ricordato che la qualità dell’analisi è evidenziata dalla facilita’ con cui è possibile modificare le caratteristiche, ed in particolare la capacità, di una rete dati (bandwidth).
Attualmente, quando si decida di aumentare le performance di una rete, si tende a non cambiare il sistema trasmissivo (sempre che non sia in atto un cambiamento epocale di tecnologia, ovviamente), ma si preferisce sfruttare la capacità, che molti apparati presentano, di accoppiare più canali (link).
L’effetto positivo è duplice:

  • dal punto di vista tecnico, oltre ad aumentare e distribuire il carico di rete, vengono creati dei canali ridondanti, a tutto vantaggio dell’affidabilità della rete nel suo insieme;
  • dal punto di vista economico è facile scaglionare l’investimento.

Torniamo al problema: hardware di rete… quale?
Oggi stiamo assistendo ad un fenomeno già vissuto più di 20 anni fa, quando c’è stato lo scoppio del fenomeno dell’hi-fi: il mercato sta abbandonando la proposta di apparecchiature di rete specializzate in singoli compiti (esempio i bridge), e sta imponendo sistemi integrati, in grado di rispondere ad esigenze complesse.
Se è vero che questo genere di apparecchiature consentono di limitare il numero di "pezzi" necessari per costruire la rete, è altrettanto vero che "forzano" verso la fidelizzazione del cliente.
A livello di impresa (Enterprise Level) il mercato del networking propone attualmente apparecchiature in grado di ospitare schede elettroniche di varie, che si interfacciano, a livello di bus, alle apparecchiature Host.
In alternativa esistono serie di apparecchiature, appartenenti tutte ad una medesima famiglia di prodotti, che colloquiano tra loro tramite cavi dedicati esterni (tecnologie stackable).
Chiaramente entrambe le soluzioni implicano l’uso di un’unica casa costruttrice.
Si pone sempre lo stesso dilemma: si deve prediligere l’omogeneità della fornitura o il livello tecnico della singola apparecchiatura?
Difficile rispondere ma, in ogni caso, due cose sono certe:

  • il guasto di un’apparecchiatura integrata implica la riparazione/sostituzione del medesimo pezzo,
  • la manutenzione di una rete costruita con apparecchiature omogenee è sicuramente più semplice.

In verità bisognerebbe tenere conto anche di un terzo punto: ricambi (spare parts).
L’opportunità di disporre di ricambi dipende dalla difficoltà di reperire assistenza tecnica qualificata in tempi brevi.
Se questa fosse un’esigenza realmente sentita, sarebbe meglio costruire la rete utilizzando moduli distinti, semplici, indipendenti, e facilmente intercambiabili.
Questa scelta aumenterebbe il numero complessivo delle apparecchiature installate, ma consentirebbe di immagazzinare un numero di ricambi contenuto e di uso generico.
Altro fattore da non sottovalutare assolutamente sono gli standard e le soluzioni.
A parole tutte le apparecchiature fornite dalle diverse case costruttrici sono tra loro compatibili e conformi a standard universalmente riconosciuti, a parte, ovviamente, quante prevedono espressamente soluzioni proprietarie (es. apparecchiature stackable).
Come è facile intuire, la realtà non è sempre questa: per assurdo, accadono anche casi di incompatibilità tra apparecchiature prodotte della stessa casa costruttrice.
Da cosa nascono le incompatibilità?
È difficile rispondere.
In generale bisogna tenere conto che il problema, rete a basso livello, coinvolge un insieme di problematiche, di carattere elettrico ed ottico, che dipendono da moltissimi fattori quali: l’assorbimento elettrico e lo smaltimento del calore, la qualità dei materiali, i tempi di propagazione del segnale, l’immunità ai disturbi ambientali, il firmware interno, ecc.
Per la scelta dei materiali, in linea di massima, conviene affidarsi a poche (due o tre al massimo!) case produttrici per ogni progetto, e quindi seguire le soluzioni studiate e proposte dalle case stesse.
Tutte le case sono ben felici di fornire cataloghi, brochure, studi ed esempi di progetti realizzati con i loro materiali e, in generale, assistenza tecnica.
Esaminando questi cataloghi sarà possibile selezionare un insieme di possibili materiali da utilizzare per il nostro progetto e (adesso facendo i conti!) affrontare la fase di progetto vero e proprio.