Prima di scrivere, ascoltare
Ascoltare ci aiuta a scrivere, perché come la scrittura anche l'ascolto significa relazione con gli altri: una relazione che impegna attenzione, empatia e curiosità.
A cosa ci serve saper ascoltare?
Ci serve perché spesso il nostro interlocutore possiede certe idee o notizie senza saperlo: sono informazioni prodotte dal suo punto di vista, dalla sua esperienza, dal suo modo di esprimersi.
Queste notizie possono essere preziose per noi: il nostro compito è individuarle e portarle in superficie.
Un'immagine teatrale
Avete mai pensato ad una conversazione con un'altra persona come al dialogo tra l'attore principale e la sua spalla?
Il dialogo si basa su un “canovaccio”: si sa quale sarà l'argomento trattato e si dispone di pochi punti fissi, ad esempio delle domande.
L'attore principale è il nostro interlocutore: sarà lui a raccontare la storia e sarà lui a decidere come raccontarla.
La spalla siamo noi: per capire il senso del discorso non dobbiamo solo ascoltare attentamente le parole, ma anche il tono della voce: dobbiamo osservare la mimica, l'atteggiamento e la gestualità e modulare i nostri interventi di conseguenza.
Cerchiamo di ascoltare ogni volta in maniera nuova, senza la presunzione di conoscere in anticipo il pensiero di chi ci parla e la sua opinione: il rischio è quello di attribuire all'altro pensieri e opinioni che invece appartengono a noi – e di non riuscire ad essere affatto una buona spalla.