Come ascoltare
Sì, sapete bene di non saper ascoltare ma in compenso sapete prendervi un po' in giro: allora gli utili suggerimenti di Luisa Carrada vi aiutano a capire a quale categoria di cattivo ascoltatore appartenete e come potete rimediare con disinvoltura.
Proseguite con l'adottare dei semplici ma efficaci comportamenti che aiutano anche quando si pensa di essere negati per l'ascolto:
Offrite tempo e attenzione. La persona che vi vuole parlare lo farà più volentieri se coglierà la vostra disponibilità all'ascolto: può capitare di essere distratti, di avere fretta, ma se l'altro se ne accorge si sentirà a disagio. Se in quel momento non siete proprio disponibili è meglio dirlo subito e prendere accordi per un appuntamento: è un modo per far capire che non volete liquidare nessuno ma che, al contrario, volete dare a quella conversazione tutto lo spazio che merita.
Rimanete in silenzio. Parla uno alla volta e, quando il vostro interlocutore sta parlando, voi dovete stare zitti. Non è una banalità: basta condurre un minimo di vita sociale per rendersi conto che per molte persone questo non è affatto un concetto scontato!
Formulate domande aperte. Evitate domande che prevedono come risposta solo un “sì” o un “no” perché rischiano di chiudere o impoverire la conversazione: scegliete domande a cui si possa rispondere in maniera ampia e articolata.
Ponete domande precise. Le domande devono essere pertinenti rispetto al tono e all'oggetto della conversazione e inserite in modo appropriato al contesto.
Ditelo con parole vostre. Provate a ripetere all'altra persona ciò che vi ha appena detto ma a modo vostro, così sarete sicuri di non aver travisato il suo pensiero.
E ora, un bel riassunto. Prendete nota dei punti salienti della conversazione appena conclusa: rielaborare con la scrittura quello che si è ascoltato è un ottimo metodo per ricordare, e vi eviterà brutte figure quando incontrerete di nuovo il vostro interlocutore.