Nothing so strange: un film sull’assassinio di Bill

Che cosa succede quando viene assassinato l’uomo più ricco del mondo? Quali conseguenze ha quell’omicidio sul Mercato? E chi si nasconde dietro quell’omicidio?

Naturalmente parliamo del film Nothing so strange che racconta le conseguenze dell’immaginario assassinio di Bill Gates, fondatore e capo incontrastato della Microsoft.

Il film, un falso documentario condito da abbondante fiction, a cura del regista Brian Flemming, è stato presentato il 13 febbraio in anteprima mondiale allo Slamdance Festival a Park City (Utah), mini festival alternativo nell’ambito del ben più noto Sundance.

Pare abbia colpito gli spettatori convenuti, sollevando un vespaio di polemiche. Tra gli attori protagonisti David James, Laurie Pike e Steve Sires, quest’ultimo sosia di Bill Gates da sempre, e di una somiglianza impressionante.

Nella migliore tradizione statunitense Bill viene freddato a colpi di fucile, da sempre l’arma preferita dai killer degli statisti USA, il 2 dicembre 1999 durante un galà di beneficenza a Los Angeles.


Il presunto omicida, un uomo di colore, viene freddato dalla polizia poco dopo e il caso viene chiuso. Ma in realtà le indagini sono state insabbiate e taroccate e così tocca ad un sedicente comitato denominato Cittadini per la Verità riprendere le investigazioni sull’omicidio e scoprire, con l’abituale rigore dietrologico americano, che cosa e chi si nasconde dietro l’omicidio.

Prima ancora che il film uscisse erano comparsi in rete una serie di siti dedicati all’assassinio di Gates, con tanto di necrologio, alle indagini, e persino un sito dedicato al comitato Citizens for Truth. Si tratta di una campagna pubblicitaria multimediatica, basata un po’ sullo stile del primo Blair Witch Project. Nel caso di Blair Witch Project lo stile docu-film e la campagna pubblicitaria basata su Internet, giocata soprattutto sul passaparola di giovani e giovanissimi ne aveva decretato il successo.

Bisserà Nothing so strange il successo del film sulle streghe?
Per il momento la Rete ne ha già decretato il successo: il logo del Comitato cittadini per la verità, un paio di occhiali rotti dallo sfortunato Bill durante il suo assassinio, campeggia in numerosi siti web e c’e’ addirittura un memorial web ring ossia “a memoria” del compianto Bill che conta molti siti affiliati, oltre a numerosi forum sul caso.

Siti web correlati:

Citizens for Truth

Il Film

Alessandra Guigoni