A modo di linea guida

1. Attivazione

Ambito relazionale

a) Riconoscere il SME come parte fondamentale per l’eccellenza e qualità del percorso formativo da realizzare, l’esperto dei contenuti non è un optional.

1. creare subito una buona relazione

2. cercare degli elementi accomunanti

3. cercare di capire qual è l'argomento che sta a cuore all'esperto

4. ringraziare profusamente

b) Interagire con il SME, tenendo conto che potrebbe essere il suo primo approccio con l’e-learning, riconoscendo la sua expertise nel contenuto da sviluppare. Nel caso non sia la prima volta bisogna capire le esperienze pregresse dello SME, e quali sono stati gli eventuali contatti con la formazione a distanza, come lo sostiene Roberta Volpato[1].

c) Accordarsi su dettagli di comunicazione che tante volte si dimenticano e minano il campo di lavoro.

1. stabilire strumenti e modalità di comunicazione (ex. via email)

2. stabilire le modalità di comunicazione per eventuali urgenze (cellulare)

3. fissare delle date per la revisione del materiale le date non dovrebbero essere troppo ravvicinate perchè gli esperti hanno anche altri impegni, è importante fissare un’agenda di lavoro, ed è un’ottima dinamica il poter calendarizzare il tutto, fissando in anticipo le scadenze e riunioni di lavoro.

d) Stabilire il modo di partecipazione nel percorso formativo, se ci sarà rapporto diretto con i discenti e segnalare la tempistica.

Essere consapevoli che si possono trovare le seguenti difficoltà, ma che per ciascuna difficoltà è possibile individuare una soluzione:

1. può risultare difficile capire di che cosa parla il SME, un esperto non è sempre abituato a parlare con chi non sa niente della sua materia. Per questo bisogna acquisire delle conoscenze di base sull'argomento da sviluppare.

2. spesso le sue spiegazioni potrebbero essere eccessivamente lunghe o poco pertinenti alle richieste; per questo bisogna preparare delle domande mirate, ovvero acquisire un minimo di competenza sull'argomento, prima d’interfacciarsi con l’esperto dei contenuti.

3. altre volte le spiegazioni potrebbero essere eccessivamente concise; diventa così che diventa importante cercare di farsi dare il maggior numero possibile di riferimenti sia sitografici che bibliografici.

Ambito tecnologico:

Bisogna ridurre “l’ansia tecnologica” dell’esperto dei contenuti con basse competenze tecnologiche, molti non vogliono partecipare a progetti e-learning perché si sentono in ansia temono di non avere il tempo necessario per imparare qualcosa di nuovo. Nel caso gli esperti appartengano all’organizzazione si può creare un percorso di training per familiarizzare con gli strumenti tecnologici. Quest’ansia si riduce anche quando i tecnologi con semplicità rassicurano il SME.

Per quanto riguarda l’ambito universitario consiglierei un piano di formazione rivolto ai docenti.

I contenuti:

a) CM e ID presentano al SME una scheda che contiene la presentazione del modello e-learning da utilizzare, l’analisi dei fabbisogni formativi, il profilo dei discenti, e il numero dei partecipanti. In questo documento si spiega al SME l’esigenza di socializzazione del percorso formativo, la struttura della piattaforma d’apprendimento per ottimizzare le risorse.

a) CM e ID elaborano delle griglie che permettano di lavorare più fluidamente nella fase 2. Al momento di creare le griglie e l’intervista bisogna tenere conto di diverse variabili come: obiettivi del percorso formativo, e dei moduli; presentare dei format che permettano di segmentare i contenuti mantenendo la sequenza logica.

b) Elaborare anche il questionario che verrà utilizzato nell’intervista in fase 2. Le domande devono essere chiare, precise, mirate e pertinenti.

c) Riflettere su quali sono gli elementi più importanti che dovrebbero essere messi in evidenza durante l’azione formativa.

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