Introduzione
Se da una parte l’e-learning ha creato un cambiamento di paradigma nel processo di apprendimento e insegnamento, dall’altra “si può facilmente constatare come la maggior parte delle persone ritenga che l’educazione, al meno quella “vera”, si debba svolgere attraverso un rapporto di compresenza spazio temporale tra l’allievo e l’educatore”[1].
Questo indica che il concetto di formazione in presenza appartiene all’immaginario collettivo, ma è altrettanto vero che l’applicazione della tecnologia ha rivoluzionato[2] l’ambito della formazione, dando inizio ad un percorso che coinvolge nuove procedure, strumenti e strutture.
E’ nell’ambito di questo scenario in continua evoluzione che si assiste alla nascita di nuove figure professionali. L’individuazione e l’approfondimento delle modalità d’interazione tra queste figure diventa quindi un elemento chiave per un’efficace progettazione dei percorsi formativi online.
Tra i nuovi professionisti emerge, fin dalla fase di progettazione, il Subject Matter Expert (SME), che si occupa di fornire i contenuti per la progettazione del percorso formativo e lavora in stretto contatto con il Content Manager (CM) e l’Instructional Designer (ID).
Nell’ambito di questa interazione, spesso il tempo diventa una risorsa critica, specialmente quando il SME non appartiene all’organico. Tale criticità si collega strettamente alle esigenze di qualità del prodotto e alla velocità dei tempi di produzione. E’ quindi fondamentale ottimizzare i rapporti nella fase di progettazione per puntare alla qualità e alla riduzione dei tempi.
Durante il tirocinio, svolto presso e-Mentor[3] ho potuto toccare con mano la complessità della problematica della relazione fra progettista didattico e SME.
Infatti, la scelta di approfondire questa delicata relazione e di trovare degli strumenti e indicazioni utili nasce proprio dalle criticità riscontrate in itinere, sia durante il tirocinio, sia nell'esperienza lavorativa preso il CEPaD[4].
Il lavoro di stage si è concluso con la realizzazione di un format condiviso, utile per la raccolta e l’armonizzazione del lavoro di team per la raccolta dei materiali didattici, risorse in generale e contenuti.
Questo lavoro di tesi si rivolge a chi deve interfacciarsi con degli esperti dei contenuti, in particolare l'ID e il CM.
Il lavoro di tesi riporta il processo di analisi compiuto e si presenta come un lavoro in progress. Si basa sui seguenti quesiti:come interfacciarsi con il SME in modo efficace? Qual è il rapporto, quali le sinergie fra le figure chiave della progettazione e-learning: lo SME, l’ID e il CM?. Come si interfacciano questi due attori dell’e-content? Parlano lo stesso linguaggio? Come si può ottimizzare la loro collaborazione per la creazione di e-content di qualità? Si possono usare gli stessi strumenti per interfacciarsi con diversi tipi di SME? Come si può indirizzare il processo d’interfaccia?. Tali quesiti, che condivisi con esperti italiani, hanno guidato la stesura del lavoro di tesi.
Dal punto di vista metodologico, il primo passo del lavoro è stata una ricerca documentale di libri, articoli e saggi sull’argomento, per una ricognizione dello stato dell’arte della tematica.
In seguito si è condotta un'analisi dei casi studio derivati dall’esperienza fatta sia in ambito universitario che in ambito aziendale.
Mentre lo studio della relazione SME-ID-CM si basa su riscontri documentali, i casi di studio presi in esame hanno permesso di valutare le varie problematiche dell'approccio pratico. E’ da questi ultimi che si è potuto evidenziare una serie di variabili, prima fra tutte la diversa interazione dello SME con il team di progetto, a seconda dal contesto in cui si trova ad operare (universitario o aziendale). I casi studio hanno quindi fornito l’elemento chiave nell’elaborazione delle linee guida e dei consigli operativi.
Nella I parte si approfondisce e si sviluppa la definizione della figura dell’esperto dei contenuti. Il Subject Matter Expert si definisce in relazione alle altre figure professionali che si occupano di progettazione didattica. Il focus del lavoro è quindi sull’aspetto relazionale, cercando di individuare ruoli, responsabilità e criticità esistenti. La ricerca si è incentrata quindi sull’individuazione delle skills professionali delle figure coinvolte, per giungere ad una individuazione esatta delle competenze, per poi delineare ruolo e specificità in relazione agli altri attori della progettazione. L’analisi delle varie skills professionali delle figure coinvolte, ha portato all’individuazione delle competenze e favorito il delineare del ruolo e delle specificità in relazione agli altri attori coinvolti nella progettazione.
Nella II parte si propone l’individuazione e l’analisi delle diverse tipologie di SME, che evidenziano come si articoli l’ambito d’azione dell’esperto dei contenuti, mettendo in rilievo sia il background sia le skills; l’analisi delle macrotipologie individuate tiene anche conto delle diverse fasi che si presentano nella relazione progettisti-SME.
Nel definire le tipologie di profilo si è considerato anche l'ambito d'interazione dell'esperto, focalizzandosi sul contesto aziendale e universitario, la Pubblica Amministrazione non è stata inclusa nell’analisi dei casi di studio per mancanza di dati esperenziali diretti.
La III parte espone una serie di linee guida create per il processo d’interfaccia con l’esperto dei contenuti. Sempre nell’intento di indagare l'efficacia e l’efficienza della relazione con il SME nelle fasi di creazione dei contenuti didattici, si individuano tre ambiti di azione: relazionale, contenutistico e tecnologico. Le tre dimensioni d’indagine ottimizzano l’analisi per procedere a fare una bozza di linea guida per interfacciarsi con l'esperto dei contenuti.
Le linee guida così proposte non sono da considerare esaustive dell’argomento trattato bensì le basi di un una buona pratica che ha trovato rilevanza ed efficacia applicativa, e che può essere un punto di partenza per lanciare una tematica cruciale nella realizzazione di materiali didattici dell’e-learning: quella relazionale e di interfaccia con il SME.
[1] Calvani, A. Rotta, M. (2000) Fare formazione in internet, Erickson.
[2] Concetto di rivoluzione come concepito da Thomas Khun in “La struttura delle rivoluzioni scientifiche” 1978 Einaudi.
[3] e-Mentor e-learning global services provider. Torino http://www.e-mentor.it
[4] Centro di Ateneo per la Educazione Permanente e a Distanza. Università Cattolica del Sacro Cuore Milano http://cepadlab.unicatt.it