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Il Progetto 802

Dopo la stesura del modello ISO/OSI, i produttori iniziarono immediatamente a basare lo sviluppo dei loro nuovi prodotti di rete su tale modello.
Questo fatto, in mancanza di regole di dettaglio, portò ad interpretazioni, e, di conseguenza, ad implementazioni di protocolli non completamente aderenti con lo spirito del modello stesso.
Per inciso, questo è il motivo principale per cui la suite costituente lo stack TCP/IP, in altre parole l'insieme dei protocolli attualmente affermatasi come standard "de facto", non è completamente conforme al modello ISO/OSI
Negli anni 1983/84 l'IEEE (American Institution of Electrical and Electronic Engineers) varò un progetto specifico, al fine di definire chiaramente i metodi implementativi dei protocolli di basso livello, vale a dire i protocolli in grado di definire il funzionamento dei layer Physical e Data Link.
A tale progetto venne assegnato internamente il numero 802, che lo rese poi famoso.
Da questo progetto, inizialmente, presero così forma una serie di documenti contenenti la definizione delle seguenti specifiche:
Le specifiche generali del progetto (documento 802.1).
Le specifiche del Logical link control, LLC (documento 802.2).
Le specifiche CSMA/CD (quella che viene chiamata comunemente Ethernet, documento 802.3).
Le specifiche token bus (destinate principalmente alla costruzione di LAN per automazione industriale, documento 802.4).
Le specifiche token ring (documento 802.5).
Le specifiche DQDB (destinato alle costruzione di MAN Metropolitan Area Network, documento 802.6).
La figura che segue illustra la relazione esistente tra i documenti del progetto 802 ed i corrispondenti livelli OSI.
Osservando la figura si può notare che i diversi standard differiscono a livello fisico e nel sottolivello MAC, ma sono compatibili a livello data link.
Ciò è stato ottenuto separando dal resto, attraverso l'apposito standard LLC, la parte superiore del livello data link.
È indubbio che l'uso di questo artificio sia suggerito al fine di mettere d'accordo le diverse esigenze dei costruttori (molti partecipanti al progetto provenivano da ditte quali Xerox, DEC e INTEL), il cui interesse era ovviamente quello di preservare gli investimenti fatti.


Le specifiche 802 vennero proposte all'ISO, quale ente standardizzatore, il quale le fece proprie nel 1985, assegnando loro il numero di catalogo 8802 ed estensioni seguenti (8802/1, 8802/2,…).
È interessante rilevare l'importanza che il progetto 802 ha avuto nello sviluppo delle reti locali: ancora oggi si guarda ad esso come al vero standard (i contenuti dei documenti ISO 8802 sono noti a ben pochi) e, vista la sua notorietà, l'IEEE continua ad usare tale numero come prefisso indicatore di un documento di standardizzazione in tema di reti (es. 802.11 è la specifica riguardante le recenti reti wireless)



 

Documento 802.1

È il documento che fa da cappello a tutto il progetto.
Si compone di molte parti, delle quali le più interessanti sono:
802.1 Part A (Overiew and Architecture)
802.1 Part B (Addressing Internetworking and Network Management)
802.1 Part D (MAC Bridges)



 
Documento 802.2

È il documento che descrive in dettaglio il Logical Link Control (LLC), vale a dire quel cappello che consente di far vedere LAN e MAN allo stesso modo al livello superiore (Network Layer).



 
Il MAC

Bisogna ricordare che, quello che per l'OSI è il Data Link Layer, per l'802 è LLC + MAC
Lo strato di MAC non ha un documento proprio di descrizione, perché il suo compito è esclusivamente quello di gestore di accesso al media specifico (MAC = Media Access Control), e pertanto la descrizione del MAC è inglobata all'interno degli standard specifici di ogni singola rete.



 
Documento 802.3 (CSMA/CD)

IEEE 802.3 rappresenta l'evoluzione standardizzata dell'Ethernet DIX (dalle iniziali di DEC, INTEL e Xerox che la hanno sviluppata), ed è per questo che comunemente (ed impropriamente!) viene chiamata Ethernet.
Utilizza un MAC tipo CSMA/CD (Carrier Sense Multi Access Collision Detection), il che significa che l'accesso al media è probabilistico, e l'arbitraggio di accesso avviene con un meccanismo a contesa che non garantisce un tempo massimo di attesa determinabile a priori.
IEEE 802.3 prevede una topologia logica a bus, con cablaggio fisico a bus o a stella, ed una velocità di trasmissione pari a 10 Mbps.



 
Documento 802.4 (TOKEN BUS)

IEEE 802.4 è uno standard di rete locale studiato per reti industriali (non ha poi avuto un grande successo).
Utilizza un MAC che prevede un arbitraggio tramite token, quindi deterministico, in grado di garantire un tempo massimo di attesa determinabile a priori.
IEEE 802.4 prevede una topologia logica e fisica a bus, ed una velocità di trasmissione pari a 10 Mbps.



 
Documento 802.5 (Token Ring)

IEEE 802.5 rappresenta l'evoluzione della rete token Ring di IBM.
Utilizza un MAC che prevede un arbitraggio tramite Token, quindi deterministico, in grado di garantire un tempo massimo di attesa determinabile a priori.
IEEE 802.5 prevede una topologia logica ad anello, con cablaggio stellare o a doppio anello, ed una velocità di trasmissione di 4 o 16 Mbps.



 
Documento 802.6 (DQDB)

IEEE 802.6 rappresenta lo standard per le reti metropolitane.
Utilizza un MAC che prevede un arbitraggio del canale tramite prenotazione.
La prenotazione viene gestita tramite l'algoritmo DQDB (Distributed Queue Dual Bus) in modo deterministico, in grado quindi di garantire un tempo massimo di attesa determinabile a priori.
IEEE 802.6 prevede una topologia logica a doppio bus, con cablaggio a doppio bus o a doppio anello, ed una velocità di trasmissione variabile tra 34 e 140 Mbps.