Molteplicità

Calvino indica in Gadda l'autore che rappresenta meglio la molteplicità in letteratura: una molteplicità che nasce quando il dettaglio prende il sopravvento sull'intreccio e lo riduce ad una possibilità che non arriva a compimento.

Molteplicità è...

• link: i link fanno parte del progetto di un'architettura ipertestuale: grazie ai link l'autore offre ai navigatori un percorso e probabile.
  Ma non è un percorso certo: è solo un'indicazione che aiuta il navigatore ad orientarsi sul web..
  Ogni architettura ipertestuale inoltre subisce l'influenza di molte variabili: i visitatori.
  Ogni visitatore, di volta in volta, sceglie in quale ordine aprire le pagine e, all'interno di ciascuna, può scegliere prima un link piuttosto che un altro, può preferire un link esterno che lo conduce fuori dal sito: ecco che l'architettura apparentemente chiusa si apre in una varietà di percorsi.
• contenuti: è davvero un'enciclopedia il web? Se intendiamo per enciclopedia la totalità dello scibile come pensavano gli illuministi, no: il web è solo una sua imperfetta rappresentazione.
• stile: è contaminazione fra stili diversi, da quello della pubblicità a quello dei fumetti, a quello letterario o giornalistico: è anche espressione originale e personale di un autore che si rivolgerà in modo diverso a diversi utenti finali in contesti diversi. Se è possibile rintracciare una regola comune in questo stile in rapida evoluzione, questa sta nell'orientamento verso l'utente finale, che non è in difficoltà solo perché la lettura sullo schermo è oggettivamente più lenta e faticosa di quella sulla carta, ma è in difficoltà anche perchè percepisce ancora il web come un mezzo di comunicazione insolito, attraente e distante allo stesso tempo. 
• letture: la scrittura sul web nasce dall'accumulo e dalla rielaborazione di esperienze di lettura diverse, dal romanzo, alla rivista, al saggio, e ognuna aiuta ad affilare gli strumenti del mestiere.
  E' posssibile fare delle scelte? Da dove partire?
  La strada corre tra le letture degli autori classici ed i “cattivi esempi”, afferma Lucchini: ottimi o pessimi, i maestri hanno sempre qualcosa da insegnare.

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