Motori di ricerca
Motori di ricerca e strumenti di web marketing – 2004
Un buon posizionamento nei motori di ricerca e la promozione mirata di termini legati al proprio business, sono già oggi in Italia la nuova frontiera del marketing, o almeno dovrebbero esserlo.
Le previsioni di forte crescita della percentuale di popolazione con accesso ad internet, l'importanza dei motori come porta principale alle risorse in rete e la fortissima espansione dell’offerta di servizi e prodotti on line sposterà ancora di più l'attenzione di aziende e professionisti del settore proprio sui motori di ricerca.
Per ora nel nostro paese si sconta ancora un ritardo di sviluppo complessivo del canale rispetto ai paesi dell'area nordamericana, nordeuropea e Giapponese ed è quindi ancora relativamente semplice ottenere dei buoni risultati in termini di vendite anche senza l’uso di strategie di posizionamento particolarmente ricercate ed efficaci. Tuttavia, un buon ranking sui principali motori di ricerca sarà sempre più premessa necessaria (ma non sufficiente) per il successo di qualsiasi attività on line.
Prima di tutto, occorre sottolineare come la ricerca di un buon posizionamento vada necessariamente inserita in un quadro coerente di attività promozionali, in cui deve rivestire un ruolo centrale l’attenzione per il proprio mercato di riferimento e, quindi, a monte, per i contenuti del progetto (che dovrebbero essere in grado di attirarlo).
Coerentemente con quanto fin qui affermato, sarà perfettamente inutile effettuare segnalazioni a tappeto su tutti i motori di ricerca del mondo, la maggior parte dei quali è in grado di veicolare pochi o nessun utente, magari del tutto disinteressati alle nostre attività.
Supponendo, in particolare, di voler promuovere un sito in italiano diretto esclusivamente ad utenti residenti nel nostro paese dovremo innanzitutto concentrare i nostri sforzi sui motori di ricerca più utilizzati nella "rete italiana" (vedi tabella seguente).
Fonte: www.motoridiricerca.it/classi_it.htm
Dall’analisi della tabella si capisce chiaramente che i motori principali per conquistare una certa visibilità nelle ricerche sul web italiano sono quattro:
Arianna, utilizzato principalmente da Libero;
Google, utilizzato da moltissimi portali, tra cui Virgilio, Super Eva, Kataweb, ed altri minori;
FAST, utilizzato da Tiscali, Lycos ed altri minori;
binomio Yahoo-Inktomi, utilizzato anche da MSN e nato per contrastare lo strapotere di Google, promette di rompere parecchi equilibri nel prossimo futuro.
Premesso che i criteri di valutazione dei software che analizzano i siti per stabilirne l'attinenza con i termini ricercati non sono omogenei per tutti i motori di ricerca, bisognerà innanzitutto scegliere un nome di dominio appropriato ed utilizzare in maniera intelligente i tags "title", "keyword", "descriprion" (anche se questi ultimi due stanno perdendo molta della loro importanza), gli "alt tags" delle immagini ed i nomi stessi dei file grafici o di download.
Tutti questi accorgimenti devono dare della pagina da indicizzare una immagine "testuale" (i robot non guardano le figure! ...come fanno molti umani) fortemente correlata al testo del body (soprattutto i primi 200-250 caratteri sono fondamentali).
Vanno poi sicuramente evitati trucchi ormai noti a molti spiders, come l'uso di testo dello stesso colore dello sfondo, la ripetizione eccessiva di keywords nel testo e nelle annotazioni, l'uso improprio dei redirect ed altre tecniche giudicate poco lecite, che possono costare in alcuni casi l'esclusione dell’URL dall’indicizzazione in quel motore.
E' buona norma anche effettuare manualmente le segnalazioni del sito ai vari motori, evitando di ripeterle a breve distanza di tempo e senza segnalare singolarmente tutte le pagine. Diffidate dei numerosi servizi di submission gratuite presenti in rete, oltre che pressoché inutili, potrebbero essere dei semplici espedienti per procurarsi in maniera rapida ed economica liste di indirizzi email di web master.
Altrettanto essenziali saranno gli investimenti pubblicitari nelle directory categoriche di Virgilio (pagine gialle on line), Yahoo e soprattutto DMOZ.
Soprattutto quest'ultima merita qualche parola in più. Si tratta infatti del più grande progetto di directory aperta ad indicizzazione umana presente in rete ed è una delle risorse di ricerca più utilizzate (direttamente od indirettamente) da molti motori di ricerca (Google incluso) in tutto il mondo. L’inclusione in questa directory è ancora gratuita, tuttavia essendo i redattori volontari non retribuiti, può capitare di attendere anche molti mesi prima di vedere il proprio sito recensito.
Perchè una certa pagina sia in grado di ben figurare nei risultati di un motore di ricerca è inoltre assolutamente determinante il suo livello di "link popularity", ossia, il numero di collegamenti in ingresso da altri siti e da altre pagine dello stesso sito. In generale si può infatti affermare che più sono numerosi e popolari i siti dai quali si è "linkati" e più si otterrà una spinta verso l'alto nelle pagine dei risultati di tutti i principali motori di ricerca. Attenzione però a non utilizzare siti palesemente creati solo per lo scambio di links, perchè ciò potrebbe essere controproducente.
Se poi non potete permettervi delle vere e proprie campagne pubblicitarie on line, provate ad utilizzare i programmi di adwords di Google o Overture (per ora i due leader mondiali nel mercato degli sponsored links). Questa forma di promozione, se ben impostata, garantisce risultati molto interessanti in tempi estremamente ridotti e con costi veramente alla portata di tutti.
Se si potesse riassumere in poche parole la strategia vincente per ottenere buoni posizionamenti, si potrebbe quindi dire che la creazione di un sito ben strutturato e ricco di contenuti testuali validi e coerenti, continuamente aggiornato (una buona idea potrebbe essere inserirvi un blog o aree di news tematiche) e realizzato senza l'uso di tecniche illecite, dovrebbe avere una buona possibilità di successo nel medio periodo.
di Gianpaolo Lorusso
www.gplorusso.it