Il satellite
La comunicazione via satellite si propone sempre di più come un'alternativa alla trasmissione via web: non più solo broadcasting televisivo, in chiaro o a pagamento, ma soprattutto connettività e diffusione dei contenuti.
L'utilizzo di parabole sempre più piccole, insieme all'impiego del protocollo Ip per la commutazione a pacchetto dei dati, avvicinano le possibilità d'uso di queste strumentazione a quelle del web.
Il servizio via satellite è costruito secondo una logica dell'affidabilità sia per la ridondanza delle apparecchiature tecnologiche, sia per la manutenzione delle piattaforme terrestri, consentendo così lo sviluppo di sistemi per il ritorno di segnale, sia via modem terrestre, sia con il trasferimento dei dati dell'utente direttamente verso il satellite.
Le piattaforme satellitari per la formazione a distanza rendono accessibile l'apprendimento interattivo anche a realtà lontane e isolate, mal collegate ai centri importanti attraverso la linea telefonica.
Il valore aggiunto delle trasmissioni via satellite rispetto ai normali carrier terrestri è duplice: da un lato tocca il raggiungimento delle zone non garantite dalla copertura della banda larga. Dall'altro, il livello di affidabilità delle trasmissioni viene ottimizzato secondo standard estremamente evoluti, ad alta qualità per il rapporto segnale-interferenze; la larghezza di banda offerta è un dato reale e non medio indicativo, come avviene con altri tipi di supporti trasmissivi.
L'azienda italiana Hit, impegnata nella creazione di soluzioni internet, ha realizzato con il carrier satellitare francese, Eutelsat, una piattaforma via satellite per la formazione a distanza denominata HitCast. Eutelsat eroga i servizi di e-learning, attraverso una copertura di 19 satelliti, legati anche al traffico dei dati per i servizi di valore aggiunto: il cliente paga solo il traffico effettivo di dati, attraverso un software di gestione (A. Dini, 2001).