Skip to content.
Logo tecnoteca

Portale Tecnoteca.it

Logo tecnoteca

Vai al sito aziendale Tecnoteca.com


 

Le pratiche empatiche

Se le pratiche sociali sono più visibili nei momenti di accoglienza e nei possibili momenti di flaming, esse sono però sempre presenti e tendono a fondersi con quelle che chiameremo pratiche empatiche e che considereremo come una specificazione di quelle sociali. Le pratiche empatiche fanno parte della cultura dell’auto-aiuto propria di molte comunità AMA, online e offline, e molti membri di AFS, frequentando già questo tipo di forum, le avevano acquisite precedentemente.

Tutti, infatti, sono consapevoli dell’apprensione con cui ognuno vive l’interazione sociale, pertanto, in un gruppo di mutuo-aiuto sulla fobia sociale, lo sviluppare e l’usare pratiche di empatia e comprensione risulta inevitabile.

Queste pratiche vengono trasmesse in un processo simile a quello definito da Lave e Wenger (1991) come “partecipazione periferica legittimata”.
I nuovi, infatti, in un certo senso imparano a gestire le richieste di comprensione e d’aiuto degli altri membri, man mano che osservano come i più esperti lo fanno. Indice di ciò è il fatto che molti dei nuovi arrivati non si mettano subito a dare consigli o a suggerire soluzioni e rimedi e, anche quando si limitano ad offrire il loro supporto emotivo e la loro empatia, spesso ribadiscono il fatto di essere “nuovi”, quasi a legittimare la loro posizione e a tutelarsi.

Questo periodo di apprendimento delle pratiche empatiche varia a seconda delle predisposizioni personali ma, soprattutto, a seconda di quanto frequentemente “l’apprendista” legge il forum o partecipa alla chat. Comunque in media si tratta di un paio di settimane, dopo le quali i nuovi cominciano a non presentarsi più come tali e ad acquisire non solo le pratiche empatiche, ma anche la maggioranza di quei “consigli utili” da usare nelle risposte alle domande più comuni. Esempi di alcune FAQ sono quelle sugli effetti dei farmaci che la maggioranza degli psico-terapeuti prescrivono, l’ereutofobia e l’iperidrosi40, ma anche su quali siano le terapie migliori.

Anche se ognuno conserva il proprio stile di scrittura, corrispondente al proprio carattere e personalità, i membri esperti possiedono alcune competenze che nei newbies non sono quasi mai presenti. Ecco cosa dicono in proposito i membri:



Per esempio c’è stato il caso di un membro molto attivo del forum, bravo in quelle che abbiamo definito come pratiche empatiche, che all’inizio si era invece presentato come scontroso e provocatore, incurante dei sentimenti degli altri e poco predisposto all’empatia e alla comprensione; ma che, frequentando il forum, ha cambiato atteggiamento, acquisendo la capacità di essere d’aiuto, di stare vicino a chi chiedeva comprensione, pur non rinunciando al suo spirito critico. Molto probabilmente questo  cambiamento è stato dovuto al fatto di vedere che gli altri nel forum non gradivano il suo atteggiamento provocatore ma, soprattutto, al fatto che nel forum si sono sviluppate delle modalità tipiche, delle pratiche, per gestire le richieste di aiuto e di comprensione, per dare consigli, per non far sentire solo chi si rivolge in cerca di comprensione. Addirittura qualcuno, forse esagerando, parla di “addomesticamento”:





40  L’ereutofobia è la paura di arrossire, mentre l’iperidrosi è la sudorazione eccessiva. Tutti e due sono sintomi che spesso accompagnano la fobia sociale e si presentano quando chi soffre di tale disturbo deve affrontare una situazione sociale temuta. I socialfobici spesso tendono all’evitamento di tali situazioni proprio per la paura che si scatenino tali sintomi.


Tesi di Laurea:
"Apprendimento e pratiche in una comunita’ virtuale di auto-mutuo aiuto. Ruolo della tecnologia nel sistema sociale di apprendimento di una comunità AMA online."

di Francesca Menegon


- Università degli Studi di Trento -
- Facoltà di Sociologia -
- Corso di Laurea Specialistica in Lavoro, Organizzazione e Sistemi Informativi -