Procedimenti di certificazione
L'impostazione di un valido sistema/schema di certificazione si basa sulla chiara identificazione dei prodotti (o categorie di prodotti/servizi) oggetto di valutazione e sulla definizione dei procedimenti di certificazione.
La precisa identificazione dei prodotti è un'operazione che, se pur guidata dall'Organismo di Certificazione, deve vedere il coinvolgimento di tutte le parti interessate alla certificazione, quali i produttori e gli utenti / consumatori.
L'individuazione della specifica normativa di riferimento, secondo i criteri già esposti, va anch'essa effettuata in stretta collaborazione tra le parti interessate, inclusi gli Enti di Normazione che rivestono un ruolo particolarmente importante al riguardo.
La definizione dei procedimenti di certificazione è compito primario dell'Ente di Certificazione che si deve avvalere degli indirizzi forniti dalle apposite Guide (es. Guide ISO/IEC). Tali procedimenti devono essere chiaramente definiti, adeguatamente documentati e opportunamente "validati" in termini di prodotti a cui si riferiscono, requisiti applicabili, fattibilità tecnica ed economica, grado di confidenza, univocità , ecc..
Gli schemi di certificazione non devono essere "statici" ma continuamente adattati e migliorati in funzione della evoluzione dei bisogni del mercato, dell'esperienza maturata dall'Organismo di Certificazione, degli sviluppi della normativa e del confronto con altri Organismi di Certificazione (uso di tecniche di benchmarking).
Tutti i procedimenti di certificazione di prodotto incorporano, quanto meno, tre elementi essenziali:
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i requisiti di riferimento;
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la valutazione iniziale;
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l'attestazione (visibile) della conformità .
Un quarto elemento, la sorveglianza, non è sempre presente ma costituisce, comunque, un elemento importante e, come tale, viene considerato ai fini della generalità di esposizione.