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Norme

Norme diverse per esigenze diverse


La produzione del software sta evolvendo in modo sempre più deciso da attività artigianale a disciplina ingegneristica.
Chi si impegna in questo sforzo è aiutato da standard, modelli e norme, emessi da diverse organizzazioni e sviluppatesi nel tempo secondo percorsi distinti ma con numerosi punti di intersezione.
L’obiettivo comune, anche se partendo da punti di vista diversi e approfondendo talvolta aspetti diversi, è quello di migliorare la qualità dei prodotti agendo sui processi che li producono.
In tutti i casi viene ricercato il miglioramento continuo e la soddisfazione del cliente, in un’ottica di Qualità Totale.

La scelta della norma o standard da seguire dovrà essere poi fatta in base alle esigenze ed alle situazioni.
La scelta ISO 9000 è la scelta più diffusa in Italia, ma non è l’unica.
ISO 12207 è ad esempio orientata in modo più specifico alla definizione dei processi del software, ISO 15504 (SPICE) e SEI-CMM al miglioramento dei processi, ISO 9126 alla definizione dei requisiti qualitativi di un prodotto software, ECSS allo sviluppo di progetti in ambito spaziale, etc.

Alle pagine successive saranno descritte in modo più approfondito le norme emesse da ISO (ISO 9000, anche nella nuova versione VISION 2000, ISO 9126, ISO 12207, ISO 15504), e alcune altre norme specifiche del settore del software, fra cui CMM e MIL-STD-498.

Riportiamo di seguito alcune informazioni introduttive.


 

Le norme ISO


ISO è una organizzazione internazionale (International Organisation for Standardsation) che si occupa di definire e diffondere standard in tutti i processi produttivi.

Sicuramente le norme più conosciute e più applicate nel settore della qualità sono le norme ISO 9000, interpretate in modo più specifico per le aziende di software dalla guida ISO 9000-3, ed ora rinnovate con l’uscita della versione 2000.
Sono norme per la certificazione dei sistemi di qualità e si applicano in generale ad ogni organizzazione di progettazione, produzione e distribuzione (in precedenza con le tre varianti ISO 9001, 9002 e 9003, ora con la stessa versione base).

Delle norme ISO 9126 sono invece note le voci e sottovoci con le quali vengono classificati i requisiti di qualità del software.

ISO 12207 è un esempio di definizione rigorosa dei processi di sviluppo del software, dei quali indica uno schema di riferimento riconosciuto e condiviso dagli operatori del settore.

ISO 15504 copre il passo successivo: si basa infatti sul modello di processi della ISO 12207 per regolamentare in modo molto dettagliato le attività di valutazione dei diversi processi e di attribuzione di un "voto" al livello di maturità dimostrato.

Ricordiamo anche la norma 8402, che costituisce il glossario dei termini della qualità, e la norma ISO 10011 che definisce le attività di verifica ispettiva.


 

SEI-CMM e Mil-Std-498


SEI-CMM è uno dei primi modelli di valutazione dei processi software, sviluppato nel 1986 in ambito IBM e poi adottato da SEI (Software Engineering Institute), che lo ha diffuso a livello mondiale.
Sono abbastanza noti i cinque valori proposti come livelli della scala di riferimento: iniziale, ripetibile, definito, gestito, ottimizzato.

La metodologia CMM si basa essenzialmente sul processo di sviluppo descritto nello standard Mil-Std-498, sviluppato negli Stati Uniti in ambito militare.