Alessandro Lucchini
Iniziamo parlando con Alessandro Lucchini del protagonista del web: il lettore. Legge molto, magari scrive e pubblica a sua volta ed è sempre più preparato nel valutare la qualità dei contenuti.
E' vero, è un lettore molto critico: lo è anche quello della carta stampata, anzi, forse è più attento alla qualità, però il lettore del web è condotto dal mezzo che usa a leggere molto di più. Questo lo può portare in due direzioni: o verso quella del lettore frenetico - surfer reader - o verso quella del lettore maniacale, che scende in profondità quando trova un elemento che lo cattura - tunnel reader.
Lei naviga sul web con un occhio professionale: come le sembra la qualità media di quello che legge?
Sarebbero molti gli aspetti da osservare ma naturalmente quello che io guardo di più è la scrittura, e da quando ho iniziato a navigare nel 1996 sono stati molti i cambiamenti positivi che ho notato: i siti pubblici in particolare, con un po' di umiltà hanno preso atto del lavoro da fare e negli ultimi 4 o 5 anni hanno recuperato il tempo perduto, superando spesso il privato che in alcuni casi – penso a certe assicurazioni o banche online- si è sentito troppo sicuro dei risultati raggiunti e non è migliorato in termini di usabilità.
Altre volte c'è stato un uso non adeguato degli strumenti, penso alle piattaforme e- learning adottate da certe università: io sono un acceso sostenitore dell'e-learning ma come complemento alla lezione in aula, non come sostitutivo.
I web writer non sembrano avere una fisionomia precisa, nel senso che provengono da esperienze lavorative diverse e diversi percorsi formativi: ma hanno dei tratti in comune?
In un certo senso possiamo dire che web writer nel giro di pochi anni lo saremo tutti, almeno nel settore terziario, se non altro perché lo strumento principe del web è l'e-mail e tutti produciamo e-mail a ritmo forsennato!
I web writer più quotati in effetti hanno una fisionomia molto diversa: scrive bene il laureato in lettere, ma produce contenuti altrettanto buoni anche chi è laureato in ingegneria. Ogni approccio personale è positivo per la scrittura sul web dove c'è una sola, vera regola che si sta imponendo: quella di scrivere per il lettore.
Mentre sulla carta alcuni soggetti possono essere ancora autoreferenziali, sul web si è subito puniti: con un click.
Lei però ha sottolineato la necessità per chi si occupa di comunicazione di non perdere di vista un punto di riferimento, gli autori classici: i generi e gli autori che lei privilegia.
Senza dubbio Italo Calvino con le "Lezioni americane": i famosi cinque valori della letteratura del nuovo millennio, leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità, rappresentano intuizioni straordinarie rispetto al web. Calvino non ha fatto in tempo a conoscere questa nuova realtà ma aveva già scritto un iperromanzo come “Se una notte d'inverno un viaggiatore”.
A chi si avvicina a questo mestiere però consiglio semplicemente di leggere, perchè per scrivere bisogna leggere tanto: cose belle e cose così così che abbiamo il diritto di non finire, come dice Pennac.
E cose brutte, per avere sempre presenti non solo i buoni esempi da seguire ma anche quelli cattivi da evitare.