Donne e telelavoro: i dubbi
Il telelavoro può apparire come una soluzione esclusivamente per le donne che inseguono difficili compromessi tra lavoro domestico ed extra – domestico perché l'annullamento della distanza casa – ufficio migliora la convivenza di diversi impegni: contemporaneamente il telelavoro sembra un'alternativa pericolosa per la donna lavoratrice che potrebbe rischiare ancora una volta l'esclusione da concrete possibilità di avanzamento professionale.
Il telelavoro è stato visto inizialmente come una forma di lavoro adatta alle donne
perché appariva adatto a conciliare "tempo della vita"
e "tempo del lavoro" grazie alla possibilità di:
- eliminare gli spostamenti verso il luogo di lavoro
- rimanere in casa con i figli piccoli o i genitori anziani come già accadeva in passato con molti altri lavori femminili
- gestire con una certa autonomia
l'orario di lavoro.
Il telelavoro però, se non è
progettato con cura, rischia di emarginare la donna
dal contesto produttivo:
- ridimensiona alcuni diritti della telelavoratrice rispetto a quelli dei colleghi
- riconduce la donna in casa e, potenzialmente, in una condizione di isolamento sociale
- impedisce alla donna di coltivare nell'ambiente di lavoro quella rete di alleanze ed esperienze che è determinante per favorire il miglioramento della professionalità e l'avanzamento di carriera.