La società dell'Informazione
L'elevato dinamismo che caratterizza la nostra società , definita sempre più spesso "Società dell'Informazione , pone come centrale l'informazione stessa, attribuendole il ruolo di risorsa strategica che condiziona l'efficienza dei sistemi, divenendo fattore di sviluppo economico, di crescita e di ricchezza culturale.
Il trattamento dell'informazione e l'elaborazione delle conoscenze sono diventati recentemente la principale fonte occupazionale: la società post-fordista impegna nel settore del trattamento informativo più del 60% della sua forza lavoro; informazione e conoscenza sono quindi le materie prime e i principali prodotti della nostra società .
Veniamo dalla società industriale, viviamo nella Società dell'Informazione: in una società , invero, profondamente mutata negli ultimi vent'anni. Viviamo in una società il cui l'informazione è il nuovo bene economico attorno al quale si concentrano gli interessi produttivi primari: informazione non nei termini e nei modi tradizionali. Non solo la notizia pubblicata su quotidiani e periodici di qualsiasi tipo, ma tutta la conoscenza gestita tramite gli elaboratori elettronici: allora si comprende come essa sia divenuta un fattore decisivo della produttività al punto di condizionare ogni attività dell'uomo contemporaneo.
All'interno degli organismi pubblici e privati (fabbriche, aziende, università , uffici, enti di ogni tipo) la gestione dell'informazione e la sua trasmissione caratterizzano ogni momento produttivo: nella Società dell'Informazione è cambiato il rapporto dell'uomo con i propri strumenti di lavoro; questo rapporto non è più diretto, ma mediato tramite l'elaboratore elettronico ed è determinato da programmi, sistemi, computer, supporti, memorie, etc. il tutto però mediante il medesimo codice e in base ai medesimi principi logici.
Si è passati da un modo diretto e analogico di gestire fatti, oggetti e processi, ad un modo discontinuo e indiretto, mediato dalla logica che governa i nuovi strumenti, ed è la logica digitale. Nella società industriale gli oggetti e gli strumenti del lavoro venivano gestiti direttamente dalla mano e dall'occhio dell'uomo; nella Società dell'Informazione sono gestiti mediante programmi, algoritmi, linguaggi.
Questo processo è irreversibile, e anche se, in un prossimo futuro, si può prospettare un certo ritorno all'analogico (programmazione attraverso i comandi a voce, dettature e traduzioni interlinguistiche simultanee), non si può prescindere dalla tecnologia digitale più sofisticata che permetterà queste più ergonomiche interazioni. Nella Società dell'Informazione non cambiano solamente i modi del produrre, ma anche quelli del comunicare: dal tipo, dal volume e dai modi della comunicazione possiamo individuare un modello sociale, in quanto questi connotano profondamente ogni società del passato e del presente.
Le telecomunicazioni giocano sempre più un ruolo fondamentale nella vita di oggi: rimpiccioliscono sempre di più la dimensione del mondo, lo riducono a villaggio. La comunicazione è sempre più un sistema complesso che si integra e pervade i sistemi concomitanti. Quando si sposta l'accento dai mezzi ai contenuti non si può non notare come l'informazione sia di gran lunga il fenomeno più generalizzato e significativo della moderna società , al punto da caratterizzarla completamente.
Nella Società dell'Informazione non c'è solo la questione della profonda mutazione della funzione della comunicazione, che si trasforma "da mezzo a fine , c'è, più in radice, il problema di cosa diventa il singolo nel mentre apprende a vivere dentro una società globale.
Se comunicazione vuol dire scambio informativo, collegamento, sapere condiviso, si determina come questa accezione crei una conoscenza diffusa, che lentamente trasforma il modo di pensare e di essere di ciascuno di noi.
Gli strumenti con cui il sapere viene divulgato (multimedialità , realtà virtuale, reti telematiche, satelliti) modificano i processi di comunicazione del sapere, ma anche i modi con cui si acquisiscono le conoscenze: le ricerche nel campo delle tecnologie dell'informazione applicate ai processi di apprendimento di formazione hanno una rilevanza strategica sia dal punto di vista culturale che economico.
Da ciò emerge con chiarezza la necessità di sviluppare le potenzialità delle diverse tecnologie e in particolare gli strumenti per supportare prodotti che permettano di far acquisire sapere in modo critico: la ricerca in questo settore si rende fondativa alla crescita di un corpo coerente di conoscenze teoriche ed operative che stabiliscano l'integrazione tra le componenti ingegneristiche
e le componenti cognitive, culturali ed educative proprie delle tecnologie dell'informazione.
Il paradigma dell'apprendimento cambia: nonè più informazione per la formazione, ma apprendimento dentro, attraverso e nonostante i rumori dell'informazione. Tuttavia l'onnipresenza e l'importanza del bagaglio informativo in tutte le sue forme non si può tradurre in un fatto meramente tecnologico.
Paradossalmente ci troviamo nella stessa condizione in cui ci si trovava alle soglie della Rivoluzione Industriale, che richiedeva al cittadino una nuova preparazione, più completa e diversa da quella necessaria ad una società basata esclusivamente sulla produzione agricola; oggi viviamo un rivolgimento assimilabile ai suoi effetti al secolo scorso, anzi, gli eventi si susseguono più in fretta e le urgenze sono maggiori.
Non è possibile svolgere alcun lavoro, o anche semplicemente partecipare alla nuova società in cui stiamo entrando, senza venir a contatto con il trattamento automatico delle informazioni. Continueranno ad esistere medici, avvocati, giornalisti, economisti e tecnici con le loro conoscenze specifiche; ma essi svolgeranno il loro lavoro in modo nuovo con i mezzi e gli strumenti che la società interconnessa e digitale mette loro a disposizione. Sempre meno le professioni del presente sono lo specchio di quelle future: ogni giorno nascono professioni nuove e i mestieri di tipo tradizionale si arricchiscono di contenuti; è la conseguenza del passaggio dalla società industriale alla Società dell'Informazione.
Questo radicale cambiamento comporta uno sforzo di formazione enorme, quale non era mai stato affrontato dalle società precedenti. Il problema si propone per due aspetti significativi: per la formazione delle nuove generazioni e per le persone già inserite in ambito lavorativo, o per quelle che ne sono state estromesse e che devono essere riqualificate.