disabilità motorie
In Italia ci sono 1.100mila persone che, in seguito a menomazioni dell'apparato scheletrico o di altra origine, convivono con una disabilità motoria.
La casistica è varia e comporta negli individui differenti gradi e contesti di autonomia che conducono a disabilità motorie differenti per tipo e per entità e che richiedono l'uso di ausilii diversi:
- le persone paralizzate solo negli arti inferiori (paraplegici) sono pienamente efficienti nella parte superiore del corpo: sono autonomi rispetto alle funzioni conservate e dipendenti da altre persone o da ausilii per sopperire all'inutilizzo delle gambe.
- le persone paralizzate negli arti inferiori e superiori (tetraplegici) hanno un grado di autonomia molto più basso e dipendono dagli altri o da ausilii non solo in occasioni circoscritte ma per molte necessità quotidiane.
- chi dispone di un solo braccio può ancora compiere un ampio ventaglio di azioni e quindi mantenere un discreto grado di autonomia rispetto alle altre persone: può aver bisogno di ausilii.
- chi è privo di entrambe le braccia dipende dagli altri o da ausilii adeguati per tutte quelle azioni che richiedono l'uso degli arti superiori.
- chi presenta menomazioni alle mani deve essere aiutato in toto o in parte in quelle azioni che investono la motricità fine, ad esempio usare le forbici o altri utensili, o disporre di ausilii adeguati.