Il Total Cost of Ownership
Il Total Cost of Ownership (TCO, costo totale di possesso) è uno strumento di calcolo dei costi sostenuti dal momento dell’acquisto di una tecnologia informatica fino alla sua dismissione, di fondamentale importanza per la pianificazione ed il controllo. Il punto centrale dello strumento assume che il costo relativo delle tecnologie non può essere semplicisticamente rappresentato dal mero prezzo d’acquisto, ma contiene una serie di altri fattori, che in alcuni casi sono economicamente più rilevanti (vedi figura 2); è stato formulato da Gartner Group nel 1987 per la prima volta [Wikipedia, 2005], e successivamente è stato re-interpretato in varie metodologie da molti operatori del settore; esso può essere inteso a livello aziendale, ad esempio per il calcolo dei costi di un Sistema Informativo, oppure a livello privato, per il calcolo del costo di possesso di un desktop, nel mio lavoro terrò conto della prima modalità.
Il TCO può, come sopra citato, essere utilizzato in fase di pianificazione, per la definizione delle scelte strategiche ed operative future, come, ad esempio, quando si deve scegliere fra più alternative per la creazione di un SI ex novo, oppure per la migrazione tecnologica totale o parziale. In genere in questi casi il TCO è calcolato a preventivo per una durata compresa tra i 3 ed i 5 anni, ovviamente attualizzato, e deve tener conto di almeno due prospettive, un’ottimista contrapposta ad una pessimista [CSC, 2004; Micromation, 2000].
Può essere usato anche a consuntivo, mediante un lavoro complesso di raccolta dati, per monitorare la spesa effettiva generata dal SI, e per confrontarla tramite attività di benchmarking con i valori di settore, aiutando il management nella difficile formulazione di decisioni e strategiche e tattiche.
Proprio per la sua complessità a livello operativo, la disciplina generale consiglia di evitare di calcolare il TCO nel caso d’eventi poco rilevanti, ma di dedicarlo principalmente a grandi iniziative, altrimenti comporterebbe un dispendio inutile di risorse; per questi motivi il suo contributo può essere molto spesso sottovalutato, di fatto poche compagnie eseguono un tracciato completo dei costi del SI. Importante è porre l’accento che questo strumento non sia di gran valore se non accompagnato da altri tipi d’analisi, infatti, deve essere categoricamente inserito in un ambiente di studio più ampio, che prenda in considerazione una quantità d’informazioni anche di tipo qualitativo e descrittivo, le quali non sono logicamente intrinseche nei puri dati numerici.
Figura 2: Fonte CSC, 2004;