Il software a sorgente aperta nella pubblica amministrazione a livello internazionale
Nel primo capitolo si è velocemente riportata la situazione del business OS, cercando di evidenziare le peculiarità economiche che lo caratterizzano. Il mondo dell’ICT è unanime nel constatare che ormai il software open source ha dato conferma di possedere affidabilità e stabilità, estendendosi da passatempo a vera e propria occupazione di molti attori del settore, entrando prepotentemente nelle aree mission critical d’aziende d’ogni tipo.
Il maggior cliente europeo, la Pubblica Amministrazione, sta facendosi avanti con decisione nel mondo informatico, nella direzione del software a sorgente aperta, mettendo in atto una vera e propria politica a favore dei programmi aperti. Questo per due principali motivi: evitare il lock in nei confronti del monopolio dei software commerciali ed abbassare i costi di gestione per i SI interni delle amministrazioni e dell’e-Government [CNIPA, 2004].
I servizi informatici a favore dei cittadini si sono evoluti e diffusi in maniera radicale nelle regioni economicamente più ricche, dando grande spinta a tutti i settori software ed hardware.
L’e-Government è ormai una realtà tangibile a tutti i livelli di uno Stato, dalle istituzioni governative alle amministrazioni locali, fino agli enti pubblici, e mediante l’OSS, secondo i pareri dei rappresentanti d’enti pubblici e privati, può diventare più efficiente e meno gravoso per i bilanci statali [CNIPA, 2003; Il Mulino, 2004].