In Europa
La Commissione Europea è da qualche anno proattiva nei confronti del fenomeno OS, sia come promotrice di progetti, sia come centro di competenza per le questioni strategiche, politiche, tecniche e organizzative.
Il primo segno tangibile del lavoro svolto dalla Commissione è il report “Pooling Open Source Software” (2002) in cui sono contenuti i primi dettami di politica in campo IT a favore dell’OSS, diffondendo l’idea del libero riuso delle applicazioni software di tutte le Amministrazioni Europee.
In seguito, nel 2003, è nata l’iniziativa “Encouraging good practice in the use of open source software in the public administrations”, per promuovere la creazione di centri di competenza nazionali e regionali, al fine di creare flussi informativi maggiori tra tutte le amministrazioni dell’Unione.
Sono state ufficializzate, tramite comunicazioni della Commissione ai vari organi degli stati membri, le indicazioni per l’importazione nelle PA Europee del software a sorgente aperta, e per lo scambio d’osservazioni in merito alle esperienze effettuate.
I programmi che seguono da vicini il mondo OS sono l’IDA, ora IDABC, (Interchange of Data between Administrations) e l’IST (Information Society Tecnologies), i quali hanno l’obbiettivo di promuovere l’uso di OSS e diffondere tutte le informazioni possibili sull’argomento.
Sul portale dell’IDA vi è un’area totalmente dedicata a tutte le questioni sopra citate, detta Open Source Observatory, in cui si possono scaricare liberamente documenti riguardanti casi di studio, una tassonomia del software OS per la PA, l’elenco dei progetti seguiti dal programma e ricerche della Commissione, tra cui l’importante best practice “Migration Guidelines”, il quale vuole orientare i primi passi delle amministrazioni che vogliono considerare l’OS nei propri piani IT, e propone un prospetto di calcolo dei costi di migrazione.
Un altro soggetto degno di nota è il consorzio COSPA, che, con la partecipazione di vari Paesi UE e il contributo degli osservatori, cerca di capire quali siano i risultati dell’introduzione degli standard aperti e dell’OSS nella PA. Il COSPA è finanziato dalla comunità e dovrebbe terminare i lavori nel Dicembre 2005 [CNIPA, 2003].
D’importanza strategica è da citare la grande alleanza nata tra Big Blue (IBM), colosso mondiale dell’informatica, e la distribuzione Europea di Linux, Novell/SuSE, che ha dato al mercato Europeo una forte scossa, rompendo il monopolio di prodotti come Windows e MS Office nelle PA Europee [Tomware, 2003].
Qui di seguito propongo un elenco delle maggiori iniziative a livello europeo da parte delle Amministrazioni dei vari stati, regioni e comuni.
Danimarca
Il documento di riferimento per la gestione del software nello stato danese è “The Danish Software Strategy” (2003), redatto dal Ministro per la Scienza, la Tecnologia e l’Innovazione, che prevede, come vedremo in molti altri casi, il principio del massimo “value for money” come strumento base per la valutazione dei software, insieme anche ai principi di competizione, indipendenza e libertà di scelta, interoperabilità e flessibilità, sviluppo e innovazione, a prescindere dalle caratteristiche di software proprietario od OS.
Oltre alle direttive del Ministro, il documento presenta un’approfondita analisi del mercato OS, che pone luce sui benefici portati alla concorrenza dall’OS software, producendo un aumento di qualità dell’offerta e una diminuzione dei prezzi [CNIPA, 2004].
Il Ministero della Finanza Danese ha adottato un sistema di scambio dati completamente realizzato con software OS per condividere informazioni con molte istituzioni pubbliche. Tale progetto ha permesso di raggiungere la velocità di trasmissione tra utenti di 1.5 Mbits (quasi 200KBytes/secondo) [CSC, 2004].
Finlandia
Nelle amministrazioni della Finlandia l’uso del software open source è pienamente approvato, ma per meglio indirizzare gli sforzi tecnologici, il ministero finlandese delle Finanze ha rilasciato il documento: “Recommendation on the openness of the code and interfaces of State information systems” (2003).
E’ possibile conoscere i risultati di tale documento nel report “Procurement of tailored software for State administration - the effects of open source”. Esso dichiara che l’OSS è alternativamente valido al software proprietario, ed evidenzia la necessità della pubblica amministrazione di possedere il codice sorgente delle applicazioni personalizzate e il diritto di modificarne ogni sua parte.
Tale report contiene anche un’analisi di migrazione ad ambienti OS per i desktop, dichiarando fattibile una migrazione a breve termine verso OpenOffice, e nel lungo termine a Linux [CNIPA, 2004].
Francia
Le prime iniziative concrete da parte delle amministrazioni francesi nel campo OS sono riscontrabili a partire dal 1998 [Il Mulino, 2004]:
- adozione di FreeBSD da parte del Ministero dell Difesa, perché ritenuto più sicuro;
- Implementazione di Apache, Perl, Samba e Fetchmail nel Ministero della Giustizia;
- Approvazione del piano di migrazione dei server e delle Workstation dei Ministeri di Economia, Finanza e Industria, della Direzione Generale delle Dogane e delle Imposte Indirette, a Red Hat 6.2 Linux;
- Avvio del progetto MTIC per lo sviluppo dell’ICT nella PA, in cui è stabilito un programma anche per lo studio del mercato OS.
La nuova ADAE (2003), ex ATICA (2001), è il servizio interministeriale per lo sviluppo dell’ICT, collocato presso l’ufficio del Primo Ministro Francese.
Il primo documento ufficiale del governo d’oltralpe è “Guide de choix et d’usage des licences de logiciels libres pour les administrations”, ed esso rappresenta uno strumento di valutazione delle possibilità offerte nel mercato OS, focalizzato sul problema delle licenze.
La guida suggerisce quale tipo di licenza usare, secondo le necessità d’acquisto o sviluppo interno/esterno del software.
E’ già partito un programma per l’e-Government 2004/2007, detto ADELE, che contiene tre progetti assai rilevanti, ADELE 127, in pratica la messa in opera di software libero e strumenti di sviluppo collaborativi, ADELE 128, per la realizzazione di una piattaforma tecnica per lo sviluppo collaborativo e centri di risorse tecniche, ed infine ADELE 130, ovvero migrazione dei posti di lavoro.
E’ stato costituito da ADAE un repertorio per il riuso del software OS nelle PA francesi (Réutilisation des logiciels et Bouquet du libre).
Il consorzio “ObjectWeb” (1999) fondato da parte di Bull, France Telecom R&D e INRIA (l’Istituto Nazionale Francese per la Ricerca Informatica) è una comunità open source, che lavora per produrre middleware OS. ObjectWeb è divenuto un consorzio internazionale no profit nel 2002 [CNIPA, 2004].
Germania
La società tedesca è una delle più attente osservatrici e utilizzatrici di software OS, che considera innovativo e portatore di nuovi ideali, che possono dar beneficio alla nazione e creare una vera società dell’informazione.
Nel 1999, il Federal Ministry of Economics and Technology tedesco decise di finanziare un nuovo sistema crittografico OS per la posta elettronica [Il Mulino, 2004].
Il Governo Federale in materia d’ICT si rivolge primariamente alla KBSt, agenzia di coordinazione e consulenza, la quale ha percorso varie iniziative. I principali documenti di riferimento per il governo sono stati:
- “Open Source Software in the Federal Administration”, 2000;
- “Migration Guide”, 2003;
- “Linux: An Opportunity for More Software Diversity in Public Administration”.
E’ stato istituito un centro di competenza per il software a sorgente libera (detto “OSS Kompetenzzentrum”) all’interno della stessa KBSt.
Per il Bundestag, il Parlamento Federale Tedesco, le infrastrutture informatiche possono essere portate su piattaforme Linux, specie i server; nell’ufficio delle Finanze sono già stati installati due mainframes IBM con sistemi operativi Linux e z/OS.
Il caso di maggior interesse è il Comune di Monaco di Baviera, che, drasticamente, ha virato verso la soluzione Linux, installando 14000 desktop con IBM-SuSE. L’aspetto più accattivante è che nel bando di concorso per la fornitura al Comune era presente anche Microsoft, ma a nulla valse la super offerta proposta ad un prezzo inferiore di 3 milioni di Euro, poiché l’amministrazione scelse comunque la strada IBM-SuSE.
Il sindaco in persona illustrò le motivazioni di tale scelta, che fu dettata da una logica di strategia d’indipendenza da un unico fornitore, per smuovere le acque del mercato.
La decisione è stata coraggiosa, ma si è rivelata avventata. In alcuni uffici è stato necessario installare dei lenti emulatori Windows per permettere ai lavoratori di continuare con il proprio lavoro, generando così costi non previsti di considerevole entità che pesano sul bilancio del comune [Il Sole24Ore, 2005].
Nel 2002, il governo decide di finanziare progetti OS, tra cui BerliOS, fondata con HP e Linux Information Systems, che si occupa di supporto ai gruppi d’interesse [Il Mulino, 2004].
In altri dipartimenti avverranno altre migrazioni. In Bassa Sassonia è già in progetto, presso la Polizia di Laender, l’impianto di 11000 PC Linux per il 2004.
E’ da rilevare che la distribuzione SuSE è un’azienda tedesca e che c'è un accordo formale tra IBM ed il Ministero dell’Interno tedesco per la fornitura di hw/sw [CNIPA, 2004].
Austria
Nel Novembre 2004, è stato presentato il progetto d’ammodernamento del sistema IT del Comune di Vienna.
Ben coscienti degli errori dei colleghi, hanno creato un piccolo catalogo con tre scelte per i 16 mila desktop dei vari dipartimenti amministrativi; la prima pista è totalmente OS, con sistemi Linux e OpenOffice, la seconda è mista, con Windows e OpenOffice, e la terza è tradizionalmente legata alle vecchie soluzioni Microsoft.
Le tre scelte sono da valutare secondo le caratteristiche della tecnologia presente in ciascun dipartimento e delle skill dei lavoratori presenti, in modo da evitare gravi ripercussioni sull’operatività e l’efficienza dei dipendenti. La possibilità di scegliere su queste tre alternative dovrebbe contenere anche i costi di licensig, di gestione e di formazione del personale [Il Sole24Ore, 2005; Commissione Europea, 2004].
A Salisburgo, nel Maggio del 2004, è stato completato il progetto di migrazione da un mainframe Siemens, ormai obsoleto, privo di supporto e costoso, verso server Intel/Linux, che hanno dimostrato come sia possibile integrare le due differenti piattaforme. L’implementazione finale è avvenuta dopo un’analisi iniziale tra varie possibilità, tra cui vi era anche un’opzione Intel/Windows, ed un lungo periodo di prova, ove gli esperti di un migration team, creato appositamente per l’occasione, hanno potuto adattare i software OS per una migliore integrazione e per evitare perdite di efficienza. Il successo dell’operazione è dovuto sia a benefici tecnici che economici, infatti, il Comune si aspetta un risparmio di 50 mila Euro nel 2004, 250 mila nel 2005 e un risparmio cumulato che arrivi fini a 450 mila Euro nel 2006 [Commissione Europea, 2005].
Olanda
Tra le conclusioni del “FLOSS – Free/Libre Open Source Software: Survey and Study”, pubblicato nel Giugno 2002 dall’International Institute of Infonomics dell’Università di Maastricht, si menziona il gran coinvolgimento di molte software house in progetti OS e che la pubblica amministrazione dovrebbe essere soggetto attivo, lasciando libertà di concorrenza al mercato, scegliendo software OS di base per i propri utilizzi e appoggiando licenze con il maggior numero possibile di utilizzi.
La PA Olandese ha promulgato varie attività nel settore del software a sorgente aperta, ricercando, come tutte le altre PA Europee, indipendenza da fornitori esterni, una migliore qualità nei SI del Governo, l’ottimizzazione della spesa pubblica ed un più efficiente interscambio fra amministrazioni varie.
L’organo maggiormente competente in materia è l’Institute for Information and Communication Technology (ICTU), il quale si occupa con grandi sforzi di OSS, mediante un programma detto “Open Standards and Open Source Software” [CNIPA, 2004].
Norvegia
Statskonsult elaborò nel 2001 un rapporto su Linux, il quale concluse che il governo doveva supportare la diffusione di Linux per stimolare l’offerta del mercato [Mulino, 2004].
In Norvegia è stata fondata Skolelinux, organizzazione che ha creato una distribuzione Linux per le istituzioni scolastiche, in seguito adottata anche da altri paesi UE [CNIPA, 2004].
Regno Unito
L’Office of Government Commerce ha prodotto nel Luglio 2002 il documento “Open Source software – use within UK government”, ove afferma le linee guida del Governo Britannico nell’ambito della gestione informatica.
Prima di tutto, chiarisce che al cospetto delle valutazioni delle amministrazioni del regno, i software OS e proprietari hanno pari dignità, la discriminazione è varata in base al famoso value for money e che per favorire l’interoperabilità saranno usati solo i software che supportano open standard. Sarà ricercata l’autonomia dai fornitori e dalle licenze proprietarie sul codice sorgente, e incentiverà progetti con modello OS per il software di Ricerca e Sviluppo finanziati con i fondi dello Stato.
Il suddetto organo ha lanciato, verso la fine del 2003, test di OSS in varie aree dell’amministrazione, sotto la guida dell’Office of the e-Envoy, tracciando eventuali benefici in relazione ai software commerciali [CNIPA, 2004].
Spagna
Nel 2001 il Senato spagnolo, in una mozione, stabilisce che tutto il software della Pubblica Amministrazione deve necessariamente essere compatibile con i principali formati e i prodotti OS, in maggior modo con Linux [Il Mulino, 2004].
La regione Extremadura, sud-ovest della Spagna, nel 2002 ha varato un progetto per la migrazione di tutti i computer della regione da Windows a Linux.
Hanno sviluppato internamente una nuova versione di Linux, chiamata GNU/Linux, dedicata alle istituzioni d’educazione, alla PA, ed alle imprese interessate.
I consistenti risparmi generati da questo progetto saranno reinvestiti in altre iniziative locali. Sempre lo stesso governo locale ha dato inizio a sviluppi d’altri sistemi informatici per la finanza e la sanità, che una volta ultimati verranno distribuiti a titolo gratuito [CNIPA, 2004].
Svezia
Nel febbraio 2003 l’Agenzia Svedese per la Gestione Pubblica ha condotto uno studio di fattibilità attinente il software OS. Tale analisi ha portato l’amministrazione svedese alla conclusione che l’OSS deve essere considerato alla pari del software proprietario da parte dello Stato, in modo da creare una benefica forza competitiva nel mercato ICT.
Sul sito dell’agenzia è disponibile liberamente un test d’interoperabilità tra StarOffice Writer 6.0 and Office Word 2003 Beta 2 [CNIPA, 2004].
Irlanda
A partite dal 2002, presso una grande struttura ospedaliera, il Beaumont Hospital di Dublino, è partita l’iniziativa di implementazione di software OS, con l’obbiettivo di ridurre significativamente i costi del SI dell’amministrazione e creare vantaggi pratici riscontrabili nell’OSS.
Il primo passo fu l’installazione di StarOffice, con l’ausilio di Sun, in tutti i desktop aziendali, successivamente furono implementati Zope (CMS), JBoss (Application server), SuSE Email (Client email) ed un’applicazione per il Digital Imaging dei raggi X. In totale sono stati stimati risparmi d’acquisizione e gestione quinquennale per un ammontare di circa 13 milioni di Euro [Commissione Europea, 2005].