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Il cyberspazio e i suoi attori

 

Movimenti sociali e newsgroup

I movimenti sociali sembrerebbero essere i soggetti che più degli altri beneficiano delle nuove tecnologie, propendendo maggiormente per una democrazia aperta a tutti, diretta, e cercando di affermare una maggior vicinanza agli interessi della popolazione.

Essi sviluppano forme di mobilitazione orientate su uno specifico tema ad opera di gruppi e individui estranei al principale sistema politico, producono e distribuiscono una comunicazione autonoma, bypassando i media tradizionali.

Con i movimenti sociali diventa più facile per il singolo cittadino mantenere dei rapporti con altri individui, in modo da poter creare una rete di gruppi che si coordinano e cooperano nella pianificazione di forme di pressione politica.

Con il termine one shot activism [1] ci si riferisce ad una partecipazione dei cittadini che, pur senza avere un’esperienza politica diretta, danno vita ad azioni di pressione. Quale che sia l’obiettivo alla base della nascita del gruppo, questo si esaurisce nel momento in cui viene raggiunto il risultato voluto.

Tali gruppi non si caratterizzano per una precisa ideologia politica; in realtà le caratteristiche dei partecipanti rimandano ad una forma di azione politica lontana dai tradizionali soggetti politici, segnata, piuttosto, dalla cultura della rete.

La possibilità di partecipare alle attività di un gruppo di pressione si configura come uno degli elementi più propriamente democratici della rete, in grado di produrre modalità di partecipazione difficilmente reperibili in altri contesti.

Anche se aperte a tutti, tali forme di azione politica si basano su un elevato grado di alfabetizzazione informatica.

I cittadini cercano di sfruttare al meglio le opportunità disponibili e in tal senso possiamo rintracciare la loro presenza in rete in relazione alla creazione dei gruppi di discussione, o newsgroups, frutto dell’interazione di “uguali tra uguali” che si incontrano per discutere argomenti di interesse comune.

Tale forma comunicativa è caratterizzata da: (1) ampiezza dell’audience; (2) velocità nell’invio e nella ricezione dei messaggi; (3) facilità di invio dei messaggi; (4) numerosità degli argomenti; (5) economicità (Bentivegna,2001).

L’audience dovrebbe corrispondere con l’intera popolazione collegata ad Internet e abbonata al servizio che ospita il gruppo di discussione.

Tutti i soggetti interessati possono partecipare, inviando un messaggio di risposta o proponendo un nuovo argomento in una condizione di “virtuale” libertà. Contributo a questa condizione di grande libertà è dato dalla facilità, dalla velocità e dall’economicità dell’invio dei messaggi, che rendono più piacevole la partecipazione ed ampliano il numero dei soggetti coinvolti.

I newsgroups esistono solo nella misura in cui i partecipanti – nell’assunzione del duplice ruolo di emittente e destinatario – vogliono che esistano: un gruppo di discussione al quale nessuno invia messaggi automaticamente muore.

In ambito politico essi sono stati visti come una forma di recupero moderno della sfera pubblica teorizzata da Habermas, dunque come un’ottima occasione per i cittadini di uscire dalla passività per diventare attivi, prendendo la parola e manifestando opinioni e posizioni.

Tesi di Laurea in Comunicazione Politica :
"Democrazia e nuove tecnologie: rischi di esclusione e opportunità di partecipazione"

di Sara Cirulli


- Universita' per Stranieri di Perugia -
- Facolta' di Lingua e Cultura Italiana -
- Corso di Laurea in Comunicazione Internazionale -