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Modelli di business

Nell'ambito dell'e-learning si possono individuare diversi modelli di business.

A seconda del modello adottato, ne consegue un particolare posizionamento sul mercato, e specifiche modalità operative e strategie aziendali.


 

Sviluppatori di piattaforme e strumenti software


Il paggaggio dalla formazione classica a quella distribuita, richiede strumenti sofisticati sia per redarre i contenuti dei corsi che per renderne disponibile l'accesso. Si apre quindi la strada allo sviluppo di complesse soluzioni software per la realizzazione di:
- piattaforme di elearning (SABA, Docent, WBTSystems, Pathlore)
- piattaforme di classe virtuale (Interwise, Placeware, Centra, Learnlinc, T3w)
- piattaforme di redazione dei contenuti (Allen Communication, Quest, Macromedia (Authorware), Assymetrix (Toolkit))

Questo modello di business è di tipo classico, poiché consiste nella vendita di licenze d’uso dei prodotti, generalmente basato su politiche legate al numero dei potenziali utilizzatori.
Il fatturato deriva quindi prevalentemente dalla vendita di tali licenze e dai contratti di assistenza che ne derivano.
Inoltre, l’accesso ai propri sistemi in linea secondo un approccio ASP (application services provider) permettono, anziché di vendere le licenze di utilizzo, di offrire un servizio più completo e meno impegnativo per il cliente. Ciò permette anche alle aziende di taglia più contenuta di accedere a tali strumenti altrimenti inaccessibili per ragioni di costo.
Il fatto di ospitare i contenuti del cliente favorisce altresì il processo di fidelizzazione.

Saba: http://www.saba.com

WBTSystems: http://www.wbtsystems.com/

Pathlore: http://www.pathlore.com/

Interwise: http://www.interwise.com/


 

Sviluppatori di contenuti su misura


Questo modello è riconducibile alla realizzazione di software sviluppato su misura. L’obiettivo è di realizzare, partendo dalle conoscenze e dall’esperienza del cliente commissionario, un corso multimediale perfettamente rispondente alle sue aspettative. Uno dei primi attori americani ad avere puntato a questo segmento è Allen Communication.

Anche questo modello di business è piuttosto classico. Si tratta di cedere i diritti sulle produzioni realizzate, in cambio del tempo impiegato dai team di redazione e delle strutture HW e SW impiegate. Il profitto si effettua sulla base della vendita di onorari calcolati sulla base di tariffe giornaliere o forfettarie. Le tariffe sono molto diversificate da una società all’altra e dipendono dalla qualifica del personale impiegato.
In questo caso, i clienti sono soliti voler confrontare i costi della realizzazione di un corso con una giornata equivalente di formazione.

Allen Communication: http://www.mentergy.com/


 

Offerta di contenuti standard


Alcune aziende si sono specializzate nell’offerta di contenuti standard. Le maggiori offerte riguardano il settore della formazione sui temi informatici (Netg e Smartforce). Il secondo settore, per corsi disponibili, ad aver attratto l’attenzione degli sviluppatori di contenuti standard riguarda il management (Xebec e Skillsoft).

Il modello di business comprende in questo caso sia la vendita che la locazione della risorsa didattica. Il costo deriva da una formula direttamente proporzionale alla rarità della risorsa, al potenziale numeri di utilizzatori ed alla durata della licenza.
E’ fondamentale, per le organizzazioni che scelgono questa strada, riuscire a mettere insieme un catalogo di larghe dimensioni, tali da soddisfare le richieste di un grandissimo numero di clienti.
La chiave del successo di questo modello riposa nella rapidità e nella capacità di distribuzione attraverso una fitta rete di centri di formazione virtuali.
La difficoltà maggiore consiste, invece, nel riuscire ad acquisire una sufficiente notorietà, che agli occhi del generico cliente, rappresenti una sorta di certificazione delle proprie capacità e competenze pedagogiche.

Skillsoft: http://www.skillsoft.com



 

Centri di formazione virtuali


In questo modello aziendale, si tratta di fornire in linea dei veri e propri centri di formazione in cui si possono svolgere gran parte delle interazioni necessarie al consumo del servizio, comprese la selezione del corso, la registrazione ed il pagamento.
Fra questo tipo di aziende, troviamo DigitalThink, che invita i suoi clienti a sviluppare i propri corsi con la sua metodologia e ne ospita i contenuti sui suoi server.

In questo modello il fatturato è basato sul numero di posti che si riescono a vendere. Il principale mercato è costituito dalle grandi aziende.


DigitalThink: http://www.digitalthink.com



 

Portali di formazione


Il portale di formazione è caratterizzato dall’integrazione e dalla distribuzione di corsi online realizzati da terzi, attraverso una porta di accesso ad un mercato o settore più o meno specializzato.
Ne deriva la capacità di offrire una ricco catalogo di contenuti senza peraltro dover investire nella loro ideaione e realizzazione.
Un esempio rappresentativo è dato dal portale Click2learn, creato da Asymetrix.

Nel modello di business associato al portale, il fatturato deriva prevalentemente dalla combinazione di percentuali sulle rivendite di corsi e dalla vendita di spazi pubblicitari.

Asymetrix: http://www.asymetrix.com/


 

Il modello gratuito


Un modello in generale molto apprezzato dagli utenti, è quello che permette di usufruire gratuitamente dei contenuti didattici di un corso.
Un esempio rappresentativo è dato da Qarbon, che mette gratuitamente a disposizione un software di creazione di contenuti. Il corso realizzato con tale strumento può essere poi pubblicato gratuitamente sul portale teack2earn.com.

In questo caso, gli incassi derivano esclusivamente dal canale pubblicitario. Gli autori dei corsi sono remunerati sulla base della qualità e del successo riscontrato dai loro prodotti.

Qarbon: http://www.qarbon.com