Trashware contro il divario digitale
E’ il trashware che ricicla pc ormai inutili per i proprietari per donarli a nuovi utenti e contribuire alla riduzione del divario digitale aiutando singoli o comunità.
Chi non può accedere a un pc collegato a Internet vive infatti una situazione di svantaggio che spesso aggrava uno stato di emarginazione sociale ed economica: dare a queste persone la possibilità di accedere alla rete significa offrire loro una concreta opportunità di miglioramento della vita di relazione e della propria condizione quotidiana.
Il trashware si è formato sulle esperienze isolate di gruppi o di singoli che sono convogliate in progetti più strutturati solo in anni recenti: l’attività di queste iniziative comprende diverse fasi che possiamo sintetizzare in pochi passaggi:
- recupero di pc non più funzionanti oppure obsoleti presso privati, aziende, pubbliche amministrazioni;
- riparazione delle macchine o sfruttamento delle loro parti ancora utili per la composizione di nuovo hardware;
- riqualificazione tramite installazione sui pc di sw liberi o os;
- destinazione del computer funzionante e operativo ai soggetti più bisognosi: dai privati in difficoltà - anziani, disabili, immigrati - alla parrocchia e alla scuola insediate in una realtà disagiata, all’ente no-profit che opera sia sul territorio nazionale che all’estero.